Paolo Dal Pino neo presidente della Lega di Serie A di calcio in conferenza stampa in via Rosellini a Milano, 20 gennaio 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Sono quattro le partite di Serie A che non verranno giocate a causa della positività dei giocatori: Bologna – Inter, Salernitana – Venezia, Atalanta – Torino e Fiorentina – Udinese. Sono state le rispettive Asl a decretare lo stop. Di conseguenza, dopo una riunione straordinaria, la Lega ha deciso che le partite non verranno rinviate ma, comunque, verrà stabilito un nuovo protocollo di gioco.

La Serie A si trova in grossa difficoltà al momento e questi fermi potrebbero finire per compromettere il campionato. Non è servito il decreto del 30 dicembre 2021 che sosteneva una convivenza con il virus a fronte dell’iter vaccinale più booster (la terza dose).

L’Asl di Torino ha quindi bloccato la squadra granata per la partita contro l’Atalanta e, vista la quarantena, anche quella contro la Fiorentina. Stessa cosa per l’Udinese che si è vista cancellare la partita contro la Fiorentina e, probabilmente, anche quella contro l’Atalanta.

Il Bologna, che doveva scontrarsi con la capolista nerazzurra proprio nella giornata dell’Epifania, ha dovuto rinunciare. Anche la Salernitana non giocherà contro il Venezia a causa degli 11 positivi in squadra.

LE POSSIBILI SOLUZIONI DELLA UEFA

Per non stoppare le gare di serie A e, quindi, mandare a monte il campionato, si è deciso che le squadre potranno giocare se avranno 13 giocatori disponibili più il portiere.

I giocatori dovranno essere professionisti e, eventualmente, si potranno chiamare i ragazzi della Primavera per sostituire i titolari della squadra principale.

In poche parole, c’è l’obbligo di gioco. Nel caso la squadra non avesse disponibilità di giocatori, gli avversari vinceranno a tavolino.

La Lega Serie A ha comunque fatto sapere che ricorrerà al TAR contro le Asl che non terranno conto delle disposizioni prese con il decreto del 30 dicembre riguardanti le quarantene.