Il governo guidato da Fratelli d’Italia agisce in coerenza rispetto a quanto stabilito dal programma elettorale, anche per quanto concerne le accise sui carburanti. Lo assicura il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.
“Il programma è molto chiaro”, puntualizza il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari. In un’intervista a La Repubblica, il senatore di Fdi replica alle polemiche sul mancato rinnovo dello sconto sulle accise per i carburanti, definendo pretestuose le accuse da parte dell’opposizione. “Nel programma – spiega – si parla di ‘sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise’. Ciò significa che ci siamo impegnati a utilizzare le maggiori entrate Iva che lo Stato dovesse incassare in virtù dell’aumento del prezzo del carburante per ridurre le accise”.
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In riferimento allo sciopero annunciato dai gestori, il sottogretario aggiunge “dispiace che i distributori si siano sentiti colpiti dal provvedimento del Governo: l’atto è stato pensato a loro tutela, non per attaccarli”. “Il taglio delle accise esistenti – conclude Fazzolari – rimane un’ambizione da realizzare nell’arco di legislatura, anche se non prevista dal programma. Sempre che il contesto economico, geopolitico, oltre che calamità varie e inattese, lo consentano”.
I benzinai annunciano lo sciopero per il 25 e il 26 gennaio
Dopo la mancata proroga dello sconto sulle accise decisa dal governo Meloni per risparmiare e concentrarsi su misure più mirate e le conseguenti polemiche, a infiammare lo scontro è l’annuncio di uno sciopero da parte delle principali associazioni dei gestori delle pompe di benzina. La mobilitazione durerà dalle 19 del 24 gennaio alle 7 del 27 gennaio: un totale di 60 ore.
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“Le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio“, si legge nella nota firmata da Faib-Confesercenti (Federazione Autonoma Italiana Benzinai), Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini) e Figisc-Confcommercio (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti).