Tre persone sono state arrestate con l’accusa di aver ucciso un ragazzo di 19 anni a Francavilla Fontana, nel Brindisino, il 9 novembre scorso. Il giovane era stato freddato con due colpi davanti alla porta della sua abitazione.
A sei mesi di distanza dall’omicidio del 19enne di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, arriva la svolta. I carabinieri hanno arrestato lunedì mattina tre persone: due sono state condotte in carcere, mentre una terza è sottoposta agli arresti domiciliari. Per altre due, invece è stato deciso l’obbligo di dimora.
Tra loro c’è anche un ragazzo di 18 anni che all’epoca dei fatti ne aveva 17, come si legge su Today. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e futili motivi. Otto sono in totale gli indagati. Tra questi, a piede libero, c’è la madre del ragazzo ucciso per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’omicidio del 19enne
Il 19enne venne ucciso lo scorso 9 novembre davanti all’ingresso della sua abitazione in via Occhi Bianchi, raggiunto da due colpi sparati da una pistola di piccolo, di cui uno, fatale, al petto. Il 18enne arrestato oggi, minorenne all’epoca dei fatti, è stato iscritto nel registro degli indagati poco dopo, con l’accusa di concorso in omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. A dare l’allarme sono stati il padre e la madre del giovane.
Il ragazzo era incensurato ma, secondo quanto è emerso dalle indagini, a scatenare il delitto sarebbero state tensioni legate al settore dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quale anche la vittima sarebbe stata coinvolta.