Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali. La norma abolisce la possibilità di ottenere lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta per tutti i bonus edilizi.

Dall’entrata in vigore del decreto per gli interventi legati ai bonus edilizi non potranno più essere utilizzate le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito al posto della detrazione. Fanno eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto. È quanto prevede il secondo articolo del decreto legge “Misure urgenti in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali” approvato in serata dal Consiglio dei ministri e illustrato nel corso di una conferenza stampa dal vicepremier Antonio Tajani, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti.

Stop valido per tutti i bonus

Da domani lo stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti d’imposta varrà per tutti i bonus. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, conversando con l’Agi. La norma varrà ad esempio anche per chi dovrà semplicemente cambiare la caldaia. “Per i 1.500 bonus esistenti resterà solo la detrazione d’imposta – afferma Mantovano – scompariranno lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta”.

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Tajani: “La situazione era fuori controllo”

“Abbiamo deciso di bloccare in futuro la cessione dei crediti d’imposta a Regioni e Comuni perché c’è stata una lievitazione di questi crediti che, ahimè, è avvenuta per una mancata pianificazione da parte del governo precedente”. Lo ha sottolineato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm. “Il governo Draghi – ha aggiunto Tajani – ha tentato di bloccare questo andamento, ma ormai era troppo tardi, la situazione era fuori controllo. Ecco perché è stato necessario intervenire e tamponare gli errori commessi in passato. Si tratta di un’azione per impedire che la mancanza di controllo in passato provocasse danni gravi all’economia“.

“Con grande responsabilità e avendo ben in testa la necessità di fare tutto ciò che è possibile verso la categoria e le imprese edili che si ritrovano a vivere una difficoltà finanziaria rispetto a questa possibilità di scontare i crediti maturati nel 2021, 2022 e in questa prima fase del 2023, naturalmente poi nei prossimi giorni ci saranno incontri con le categorie per vedere tutte forme possibili per sgonfiare questo fenomeno frutto di una politica poco avveduta e consapevole“, ha aggiunto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Bonaccini (Pd): “Così si mandano sul lastrico migliaia di famiglie”

“Il Governo, con un decreto-legge, blocca definitivamente e con effetto immediato lo sconto in fattura per le imprese e la cessione dei crediti di imposta relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Non solo: diventa impossibile per gli enti locali acquistare i crediti incagliati, il che significa condannare alla chiusura decine di migliaia di imprese, fermare almeno 100mila cantieri, mandare sul lastrico migliaia di famiglie e far perdere il lavoro a 150mila persone occupate nel settore edile e nell’indotto. Ai cittadini e al Paese servono soluzioni ai problemi, ma così la destra al governo ne crea soltanto di nuovi. Sulla pelle dei cittadini, di chi lavora e delle imprese”. Così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Partito democratico e presidente dell’Emilia Romagna, commenta il dl sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi approvato dal Cdm.

Santillo (M5s): “Colpo mortale a decine di migliaia di imprese”

“Il Governo ha deciso di infliggere un colpo mortale a decina di migliaia di imprese edilizie, letteralmente prese per i fondelli durante la scorsa legislatura e durante la recente campagna elettorale. L’esecutivo con viltà, un minuto dopo le elezioni, ha confezionato un dl che cancella lo sconto in fattura e la cedibilità dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ai bonus edilizi. Forza Italia, che fino a ieri depositava in parlamento mozioni pro Superbonus, si è resa protagonista di una figura meschina. Altrettanto la premier Meloni, che in campagna elettorale pubblicava cartelli dal titolo ‘pronti a tutelare i diritti del Superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie’. Quello che è andato in scena è qualcosa di indecoroso, una colossale presa in giro degli italiani“, commenta Agostino Santillo, vicepresidente gruppo M5S della Camera.

Calenda (Azione): “Scelta del governo condivisible”

“La scelta del governo di chiudere il bonus 110% è totalmente condivisibile. È un provvedimento che ha generato uno spreco di risorse mai visto nella recente storia repubblicana. Un provvedimento iniquo e che ha drogato il mercato. Brava Giorgia Meloni”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

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