Padri e madri separati e la fatica di mantenere il proprio stile di vita e quello dei figli. Specialmente se ci sono sospensioni nell’attività lavorativa o altre condizioni di relativa difficoltà. Per questa categoria di persone lo Stato ha pensato ad un aiuto concreto: un bonus, che può raggiungere il tetto degli 800 euro, ed erogato mensilmente. Del provvedimento si discute dalla fine del 2021, ma solo adesso e dopo alcune modifiche è stato firmato il decreto attuativo da parte della ministra Bonetti. Ecco cosa c’è da sapere.
La misura è pensata per aiutare i padri e le madri non più in coppia che devono provvedere al proprio mantenimento e a quello dei figli. Tra i requisiti per richiedere l’agevolazione bisogna dimostrare di avere un reddito inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui si chiede il sostegno. Inoltre, chi presenta la domanda deve dimostrare di aver subito una riduzione o una sospensione dell’attività lavorativa a partire dall’8 marzo 2020 e per un periodo di almeno 90 giorni.
Alternativamente si deve dimostrare di aver avuto un calo del reddito di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020. Il sostegno potrà essere richiesto solo dai genitori che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento o lo hanno ricevuto solo parzialmente tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022. Il contributo, che ha la durata di un anno, è pensato anche per i genitori separati con figli maggiorenni portatori di un handicap grave. Per la misura il governo ha stanziato 10 milioni di euro e il sussidio verrà erogato fino all’esaurimento delle risorse.
La ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “La misura ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile. Era buona in gran parte degli intenti ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile ed equa verso tutti i figli di coppie separate“.
Attesa per le modalità di richiesta
Il decreto attuativo con le indicazioni precise sull’iter di erogazione non è stato ancora pubblicato, ma i dettagli per presentare la domanda saranno forniti prossimamente sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia.