L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha fatto sapere che il prezzo dell’energia elettrica per le famiglia tipo in regime tutelato si dimezza nel secondo trimestre del 2023, riducendosi del 55,3%. Il calo è dovuto a quello delle quotazioni.
Buone notizie per le famiglie in regime di tutela. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha fatto sapere che, grazie al forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica nel secondo trimestre del 2023 si riduce del -55,3%. Si tratta del secondo calo consecutivo di questo tipo, dopo quello annunciato alla fine dell’anno scorso in riferimento al primo trimestre del 2023.
I fattori dietro al calo del prezzo
Arera osserva che “l’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di GNL, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa”. E ancora: “Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023″. Questo contesto, spiega l’autorità, ha fatto sì che anche le quotazioni si siano mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati.
Le parole del presidente di Arera
Secondo Stefano Besseghini, presidente di Arera, “siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi. I prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti anche ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte”.
Gli effetti nella bolletta elettrica
Nell’ultimo comunicato pubblicato sul sito, Arera calcola che la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023) sarà di circa 1.267 euro, con un aumento del 33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2021- 30 giugno 2022). L’autorità sottolinea inoltre che rimanere ancora rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie.
Unc: “Le bollette restano ancora anomale rispetto ai tempi normali”
L’Unione nazionale consumatori definisce il calo del prezzo un’ottima notizia. Al tempo stesso, lamenta che che le bollette continuano a pesare troppo. “Se il governo non avesse rimesso gli oneri di sistema il calo sarebbe stato ancora maggiore, del 61,6% anziché del 55,3%. Una decisione pessima che comporta una tassa implicita nascosta pari a 90 euro”. Secondo i calcoli dell’associazione, per una famiglia tipo in tutela il -55,3% significa spendere 793 euro in meno su base annua.