Dai buoni benzina all’esposizione del prezzo medio nazionale dei carburanti nei distributori, passando per maggiori controlli. Ecco cosa ha deciso il governo guidato da Giorgia Meloni per contrastare il caro carburati.

Favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio e contrastare i rincari seguiti al mancato rinnovo del taglio delle accise. Questi gli obiettivi delle misure variate martedì dal Consiglio dei ministri.

Buoni benzina incentivati

Fino a marzo, saranno detassati i buoni benzina fino a 200 euro erogati dai datori di lavoro ai loro dipendenti. Questo sussidio non concorrerà quindi alla formazione del reddito da lavoro dipendente, assoggettato all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Il bonus benzina era già stato introdotto lo scorso anno ed era valido fino a fine dicembre.

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I benzinai dovranno esporre il prezzo medio dei carburanti

I benzinai dovranno esporre, accanto al prezzo di vendita, quello medio nazionale dei carburanti calcolato e pubblicato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. In caso di violazione della norma sono previste delle sanzioni. Dopo un’eventuale recidiva, potrebbe essere invece sospesa la loro attività per un periodo minimo di sette e uno massimo di 90 giorni.

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Maggiori controlli

Si rafforzano i collegamenti tra il Garante per la sorveglianza dei prezzi e l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). L’obiettivo dichiarato è sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Mister Prezzi e la Guardia di finanza. Infine, viene istituita una “Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi” finalizzata ad analizzare le ragioni dei turbamenti e a definire le iniziative di intervento urgenti.

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La premier Meloni rivendica le scelte del governo

La presidente del Consiglio ha rivendicato le scelte del governo nel consueto appuntamento video “Gli appunti di Giorgia” sui social: “Abbiamo deciso di concentrare i dieci miliardi di risorse per aiutare le famiglie più bisognose. È una scelta che io rivendico”. Aggiungendo: “Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle piccole e medie imprese”.

Cottarelli (Pd) approva la riduzione dello sconto

Intanto, un’approvazione a quanto deciso dal governo è arrivata dal senatore del Partito democratico Carlo Cottarelli: “In un momento come questo, in cui le disponibilità economiche non sono molte, i sussidi vanno dati solo a chi ne ha davvero bisogno“. L’ex Direttore del dipartimento finanza pubblica del Fondo monetario internazionale ha aggiunto: “La detassazione della benzina e del gasolio sarebbe un sussidio dato a tutti, anche a chi va a fare benzina in Ferrari“. 

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