“La contrazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie è stata la più elevata dall’avvio dell’indagine nel 2003”. Lo scrive la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile. Ecco i motivi di questo fenomeno.
“Le banche hanno segnalato un forte calo della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie nel primo trimestre del 2023. Il calo della domanda di prestiti da parte delle imprese è stato il più marcato dalla crisi finanziaria mondiale, mentre la contrazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie è stata la più elevata dall’avvio dell’indagine nel 2003“. È quanto si legge nell’ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea, secondo cui la flessione nei prestiti “e’ stata superiore alle aspettative espresse dagli intermediari nel trimestre precedente”.
Meno prestiti a causa del livello dei tassi
Le banche hanno segnalato che il livello generale dei tassi di interesse – così alto per combattere l’inflazione – “è stato il principale fattore alla base della ridotta domanda di prestiti, in un contesto di inasprimento della politica monetaria”. Anche il calo del fabbisogno finanziario per gli investimenti fissi ha avuto un forte effetto frenante sulla domanda di prestiti da parte delle imprese.
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“Gas, Ue ben posizionata per il suo obiettivo di stoccaggio”
Con la proroga delle misure di risparmio del gas dell’Unione europea, in base alle quali gli Stati membri devono ridurre il consumo di gas del 15 per cento tra il 1 aprile 2023 e il 31 marzo 2024, “l’Unione è ben posizionata per raggiungere il suo obiettivo di stoccaggio pari al 90 per cento entro novembre 2023″. Lo rileva l’ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea.
Fonte Agi