La guerra in Ucraina, con le sanzioni alla Russia e il blocco dei trasporti anche marittimi nelle zone interessate dal conflitto, crea disagi al mercato internazionale portando a rincari di numerosi prodotti
In Italia, secondo le stime, aumenteranno i prezzi non solo delle bollette di luce e gas ma anche di benzina, pasta, pane e nel settore siderurgico
I rialzi dei prezzi delle materie prime avranno ripercussioni su alluminio, rame, nickel, ghisa, palladio, grano e fertilizzanti. Resta poi il timore riguardo all’approvvigionamento del gas
Secondo Federalimentari, con la guerra in Ucraina “ il prezzo della pasta, insieme a tutti gli altri prodotti a base cereale, potrebbe superare il 10%. L’incremento si aggiunge all’aumento di prezzo del 10% della pasta avvenuta a fine dello scorso anno”. Alla pasta, si aggiunge anche il pane il cui costo potrebbe crescere del 30%
In difficoltà anche il settore degli allevamenti, a causa delle forniture di mais interrotte dall’Ucraina. Cia-Agricoltori italiani ha spiegato a Il Messaggero che “il granturco è il principale ingrediente delle diete per gli animali (47%)” e l’Italia ne importa “il 53% dall’Ucraina”
Il prezzo del mais, che nell’ultimo biennio ha già subito un ampio aumento del prezzo, potrebbe salire anche del 35% rispetto al 2021
Riguardo al grano, il costo è ai massimi da 14 anni a 33,3 centesimi al chilo. L’Italia ne importa da Ucraina e Russia solo il 5%, ma i paesi del Nord Africa hanno Russia e Ucraina come principali fornitori. In caso si trovino in difficoltà, si rivolgeranno a Canada, Australia e Francia, dai quali il Bel Paese importa circa il 60% del grano tenero, con conseguente salita dei costi
In aumento anch i prezzi dell’olio di girasole, usato in particolare per prodotti dolciari, di cui importiamo l’80% e gravi conseguenze anche per il settore siderurgico. Secondo Gianclaudio Torlizzi, fondatore di E-Commodity: “La Russia è il primo esportatore netto mondiale di acciaio. L’industria siderurgica italiana ha autonomia per un mese, un mese e mezzo”
Secondo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, nelle ultime ore “il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam è schizzato a 125 euro (MWh), il petrolio ha superato i 103 dollari al barile segnando un +7%”
“I carburanti – secondo Truzzi – già oggi alle stelle, potrebbero aumentare alla pompa di ulteriori 5 centesimi di euro, con un effetto domino sui prezzi dei beni trasportati”
“I prezzi della benzina in modalità servito hanno sfondato la soglia dei 2,1 euro al litro. Una escalation dei listini dei carburanti che – spiega il Codacons – risente del conflitto in Ucraina e delle tensioni sulle quotazioni internazionali del petrolio”. “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma “, afferma il presidente Carlo Rienzi