Almeno otto persone sono morte in un attentato nei pressi dell’ambasciata russa a Kabul, diversi i feriti. Duro il commento del ministeri degli Esteri russo Lavrov. Si tratta del primo attacco nel Paese contro una rappresentanza diplomatica da quanto sono tornati al potere i talebani.
Attacco suicida a Kabul, in Afghanistan, nei pressi dell’ambasciata russa: ci sarebbero almeno otto morti e diversi feriti. Secondo quanto ha riferito il ministero degli Esteri russo, due delle vittime sarebbero persone che lavoravano nell’edificio, ma non ha specificato le loro generalità né specificato quale ruolo ricoprissero. Tra i feriti, ci sarebbero anche degli afghani. “Speriamo che gli organizzatori e gli autori di questo atto terroristico subiscano la loro meritata punizione”, ha detto il ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Le circostanze dell’accaduto non sono ancora chiare. Il capo della polizia ha detto che il kamikaze è stato riconosciuto e colpito dalle guardie dell’ambasciata. Ciò nonostante, l’attentatore sarebbe comunque riuscito a far detonare l’esplosivo. Secondo quanto riporta Al Jazeera, citando Ria, l’attacco è avvenuto quando un diplomatico russo è uscito dall’edificio e in quel momento erano presenti diverse persone. La testata ricorda anche che la Russia è uno dei pochi Paesi ad aver mantenuto un’ambasciata in Afghanistan da quando i talebani sono tornati al potere lo scorso agosto.
Al momento, l’attacco non è stato rivendicato, ma si tratta del primo contro una rappresentanza diplomatica da quando sono tornati al potere i talebani, rileva il Washington Post. Solo tre giorni fa, l’Isis aveva però detto di essere responsabile di quello avvenuto ad Herat. In quel caso, i morti furono più di 40 e 80 i feriti.