Il presunto responsabile si è consegnato spontaneamente alcune ore dopo aver aperto il fuoco contro un bus ed è stato arrestato. Tra i feriti ci sono due persone in gravi condizioni.

Sette persone, inclusa una donna incinta, sono rimaste ferite in un attacco armato avvenuto a Gerusalemme, nei pressi della Tomba di Davide, nella notte tra sabato e domenica. Due di loro sono in condizioni gravi. Secondo quanto riporta The Jerusalem Post, il presunto responsabile – un 26enne residente a Gerusalemme est – è stato arrestato dopo essersi consegnato spontaneamente alle autorità alcune ore dopo il gesto. Non si conosce ancora il movente e si ignora se abbia agito da solo: entrambi gli aspetti potranno essere chiariti durante l’interrogatorio. Intanto, la sua arma – una pistola – è stata sequestrata, e sembra che siano stati arrestati anche tre familiari del sospettato, inclusa la madre.

L’uomo avrebbe aspettato l’arrivo del bus ad una fermata e avrebbe aperto il fuoco in modo indiscriminato mentre le persone stavano salendo. Secondo quanto riferisce The Times of Israel, l’autista del mezzo voleva ripartire, ma non ha potuto perché alcuni passeggeri stavano aiutando una donna sulla sedia a rotelle ad entrare, e la pedana per disabili impediva alle porte di chiudersi. L’aggressore si sarebbe poi spostato a piedi in un parcheggio nelle vicinanze, dove pure sono stati sentiti degli spari.

Diverse testate riferiscono che tra i feriti ci sono una famiglia appartenente alla comunità di ebrei Satmar Hasidim proveniente dagli Stati Uniti e una donna incinta, che si trovava in un’auto nei pressi del luogo della sparatoria. Portata all’ospedale Shaare Zedek con una “complessa” ferita all’addome, è stata sottoposta a un parto d’urgenza. Secondo quanto si apprende, il neonato sarebbe in condizioni serie ma stabili.

Il premier israeliano Yair Lapid ha descritto l’aggressore come un “terrorista” e ha detto che la polizia sta lavorando per ristorare la quiete e il senso di sicurezza nella città. “Gerusalemme è la nostra capitale e il centro del turismo per tutte le religioni”, ha concluso, mandando i suoi auguri alle persone coinvolte nella sparatoria.

Molto diverse le parole di Hamas, il movimento che controlla di fatto la Striscia di Gaza e ha definito l’attacco “eroico”, descrivendolo come “la risposta naturale ai crimini dell’occupazione che avvengono su base quotidiana contro le nostre persone, il nostro Paese e importanti siti musulmani e cristiani”.

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