La marina ha fatto sapere che il passaggio dimostra l’impegno di Washington per una regione indo-pacifica libera e aperta. Non è il primo episodio di questo tipo, ma avviene in un momento molto delicato e manovre di questo tipo hanno già causato scontri con Pechino in passato.

La marina statunitense ha fatto sapere che domenica due suoi incrociatori sono passati attraverso lo Stretto di Taiwan, che separa l’isola dalla Cina continentale. Come nota Il Guardian, non si tratta del primo episodio di questo tipo, ma del primo che avviene da quando la Speaker della Camera Nancy Pelosi ha visitato l’isola, e la tensione tra Washington e Pechino è tornata ad aumentare.

Taiwan è un territorio di fatto indipendente, ma la Cina lo considera una provincia ribelle e punta a una riunificazione. Nell’ultimo libro bianco pubblicato sul tema si legge che Pechino “lavorerà con la massima sincerità e farà di tutto per una riunificazione pacifica”, ma “non rinuncerà all’uso della forza” e si riserva di “adottare tutte le misure necessarie” con l’obiettivo di difendersi “dalle interferenze esterne e da tutte le attività separatiste”. Non si tratta di annunci destinati a rimanere tali: dopo la visita di Pelosi – considerata una grande ingerenza, nonostante il carattere non ufficiale – sono iniziate ingenti esercitazioni militari. Col passaggio delle navi Usa, la tensione potrebbe aumentare ancora.

Gli ultimi sviluppi

Gli incrociatori che hanno attraversato lo stretto sono lo Uss Antietam e lo Uss Chancellorsville. La marina ha detto che il loro transito è “di routine” e che è avvenuto in un acque internazionali. Come specifica la Cnn, il riferimento è al fatto che una legge considera acque territoriali solo quelle che si estendono per 22.2 chilometri dalla costa di un determinato Stato. Tuttavia, sempre la marina ha detto che la manovra “dimostra l’impegno degli Stati Uniti per una regione indo-pacifica libera e aperta” e in passato episodi di questo tipo hanno fatto infuriare Pechino. Sempre la Cnn ricorda che lo scorso 19 luglio il portavoce del Comando per il teatro orientale dell’Esercito di liberazione popolare Shi Yi commentò così un transito. “Le frequenti provocazioni e l’ostentazione da parte degli Stati Uniti dimostrano pienamente che gli Stati Uniti sono il distruttore della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan e il creatore di rischi per la sicurezza nello Stretto di Taiwan“.

Lo stesso portavoce, riferisce l’Agi, ha commentato l’ultimo passaggio con queste parole: “Gli incrociatori della Marina degli Stati Uniti hanno attraversato lo stretto di Taiwan il 28 agosto, attirando l’attenzione di tutti. La zona di comando di combattimento orientale dell’EPL ha scortato gli incrociatori statunitensi, esercitando il pieno controllo sulle loro attività. Le unità di comando sono in massima allerta per fermare qualsiasi provocazione in in modo tempestivo“.

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