Una proposta della Commissione europea, studiata con lo scopo di ridurre lo spreco alimentare, vuole introdurre la dicitura “Spesso buono oltre” dopo la tradizionale formula “Da consumarsi preferibilmente entro il” per chiarire meglio la durata della finestra di consumo degli alimenti nel rispetto della qualità del cibo.

L’Unione europea affronta in modo diretto il tema della dicitura relativa alla scadenza degli alimenti per cercare di limitare al massimo lo spreco di cibo. L’idea della Commissione europea è quella di chiarire, ancora meglio rispetto al passato, fino a quando è possibile consumare determinate categorie di cibo senza rischi per il palato. Una proposta avanzata dall’esecutivo comunitario chiede infatti agli Stati membri di aggiungere sull’etichetta la formula “Spesso buono oltre” subito dopo la classica dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il”. È una delle opzioni di revisione, affiancata, per esempio, dalla possibilità di rimuovere l’espressione “da consumarsi preferibilmente entro” per gli alimenti non deperibili con una lunga durata di conservazione come pasta, riso, caffè, tè.

“I consumatori – si legge nel testo – spesso fraintendono e abusano delle informazioni contenute nelle etichette. Meno di 1 consumatore su 2 comprende il significato dell’indicazione: ‘da consumare entro’, che indica la data massima di sicurezza alimentare, e ‘da consumarsi preferibilmente entro’, che si riferisce alla data in cui il cibo mantiene la sua qualità ottimale. Ora Bruxelles è al lavoro sulla proposta di modifica. Secondo quanto si apprende, l’intervento sulla data di scadenza era stato annunciato da Bruxelles nel 2020, nell’ambito della strategia Farm to Fork, progetto orientato a una migliore sostenibilità del sistema alimentare.

Etichetta di scadenza: come potrebbe cambiare

“L’introduzione della nuova dicitura è ora considerata necessaria per consentire una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento” si legge nella misura proposta dalla Commissione europea.

“Studieremo il dossier con tutta l’attenzione possibile, la nostra stella polare resta la tutela della qualità, la repressione delle frodi ma anche il contrasto allo spreco alimentare. Tutto quello che va in questo senso è benvenuto, mentre ogni elemento fuorviante o condizionante è da rigettare”. Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, parlando con Repubblica in merito alla proposta Ue.

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