Si inizia già da oggi in Sicilia, che ha anticipato di un giorno la data ufficiale di inizio dei saldi. Da sabato seguiranno tutte le altre Regioni, con l’unica eccezione del Trentino Alto Adige. Più variabile invece la data di fine sconti, che dureranno nella maggior parte dei casi 60 giorni. Secondo Confesercenti, 7 italiani su 10 sono pronti agli acquisti.
Dove
La data ufficiale è quella del 2 luglio, a cui si sono adeguate quasi tutte le Regioni. Le uniche eccezioni sono la Sicilia, che esordisce con gli sconti in anticipo di un giorno, la provincia di Trento, dove sono i commercianti scelgono liberamente il periodi in cui offrire gli sconti, e quella di Bolzano, che ha stabilito due diversi periodi a seconda dei Comuni: dal 15 luglio al 12 agosto, e dal 19 agosto al 16 settembre.
Diverso il discorso per il termine dei saldi, che varia ampiamente da Regione a Regione: i primi a chiudere la stagione saranno gli esercenti del Lazio, il 13 agosto. Tre giorni dopo (il 16 agosto) sarà il turno della Liguria, seguita dal Piemonte il 27 agosto. In Calabria, Campania, Lombardia e Sardegna i saldi finiranno il 30 agosto, mentre il 31 sarà toccherà ad Abruzzo, Emilia Romagna, Molise, Toscana, Umbria e Veneto. Il primo settembre sarà l’ultima data utile per fare acquisti scontati nelle Marche, mentre il 2 settembre in Basilicata. Il 15 settembre i saldi finiranno in Puglia e Sicilia. A chiudere la stagione, il 30 settembre, sarà infine la Valle d’Aosta.
Gli sconti, però, non sono solo quelli tangibili dei negozi. Il web offre una miriade di offerte che richiedono la stessa cautela, se non addirittura un’attenzione maggiore, dei luoghi fisici. Le regole principali sono quelle di comprare solo su siti con connessione sicura “https://”, confrontare i prezzi su più piattaforme, diffidare dei prezzi ‘troppo bassi per essere veri’ e di quanti chiedono troppe informazioni personali non utili all’acquisto.
Le date d’inizio saldi sul web sono ancora più variabili di quelle ‘offline’. La cosa migliore è monitorare gli e-commerce dei propri brand preferiti per non perdere le diverse offerte. Sempre più marchi ricorrono inoltre a forme ‘miste’, con l’acquisto dei capi online e il ritiro in negozio. Controllate però che sia previsto il cambio della merce in saldo.
Un appuntamento virtuale certo, benché non si tratti di veri e propri saldi, è quello dei Prime Day di Amazon il 12 e 13 luglio.
Quando
Ma qual è il periodo migliore per lanciarsi negli acquisti? Questo dipende molto dalle vostre esigenze. Se siete tra chi approfitta dei saldi per rinfoltire il guardaroba, senza mire particolari, gli ultimi giorni sono quelli in cui i negozianti applicheranno i maggiori sconti. Stesso discorso vale per chi porta taglie molto piccole o molto grandi e che quindi con più probabilità troverà la propria fra gli invenduti. Se invece avete aspettato i saldi per comprare proprio quel capo, vi conviene non aspettare troppo o rischierete di non trovarlo più. Stesso discorso vale per quanti portano taglie ‘medie’, che tendono a sparire con più rapidità dagli scaffali.
Come
Per ogni spesa, piccola o grande che sia, un po’ di pianificazione è necessaria per evitare di pentirsi più avanti. Intanto è consigliabile fare una lista di acquisti necessari, per limitare i danni da shopping compulsivo. In secondo luogo, potrebbe essere utile un giro di ricognizione fra le vetrine prima dell’inizio degli sconti, in modo da controllare che il ribasso applicato sia reale. Infine, è bene ricordare che non sempre i prezzi alti corrispondono a una maggiore qualità del prodotto. Un buon indicatore in questo senso è l‘etichetta interna, dove sono indicati i materiali e le loro percentuali di utilizzo. Privilegiando fibre e colori naturali, inoltre, si dà una mano anche all’ambiente.
Le regole
Abbiamo messo insieme un po’ di informazioni fornite da diverse associazioni di consumatori e dalla Guardia di Finanza per evitare errori e sorprese nella frenesia della corsa al risparmio.
- I saldi devono riguardare i capi di carattere stagionale e quelli suscettibili a notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo. Quindi, occhio agli esercizi che inseriscono avanzi di magazzino fra la merce in offerta.
- I capi in saldo devo essere esposti ben separati dalle collezioni a prezzo pieno. Anche in questo caso, i negozi che non si attengono a questa norma stanno cercando di ingannarvi e possono essere segnalati.
- Provare i capi non è un vostro diritto. È un servizio che il commerciante può offrirvi, ma non è tenuto a farlo. A questo proposito è bene chiarire anche che il cambio merce, i buoni acquisto e la restituzione del denaro per un acquisto sbagliato non sono un obbligo di legge. E questo vale tanto per i saldi che per gli acquisti ordinari.
- Conservando lo scontrino, invece, si ha diritto alla riparazione o, in alternativa, al cambio del capo o ancora alla restituzione dei soldi nel caso in cui la merce acquistata sia difettosa. La garanzia vale due anni, quindi occhio agli scontrini che sbiadiscono, sempre meglio fare una fotocopia.
- Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.
Che saldi saranno
Secondo Confesercenti, quasi sette italiani su dieci – il 69% – hanno già pianificato di acquistare prodotti in saldo, per una spesa media prevista di 243 euro a persona.
La corsa delle bollette ha inciso molto o abbastanza per l’82% degli italiani, ma nonostante questo il budget per i saldi rimane rilevante. In media, si prevede di spendere complessivamente 243 euro, cifra che sale a 258 euro nelle regioni del Mezzogiorno, contro i 237 del Nord e i 226 euro del Centro. Il 69% degli italiani ha già deciso di acquistare, mentre il 24% vaglierà prima la validità delle offerte. I saldi sono attesi soprattutto al Sud, dove parteciperà il 74% della popolazione, contro il 68% del Nord e il 64% del Centro. Il 33% acquisterà già durante il fine settimana.
I saldi si confermano sempre più multicanale, con offerte online e offline. Ma i punti vendita fisici, quest’anno senza restrizioni, rimangono ancora i preferiti: il 64% acquisterà almeno un prodotto in un centro commerciale, il 55% in un negozio di prossimità, il 36% in una grande catena. Il 48% si rivolgerà invece a un sito o una app di e-commerce, mentre il 37% acquisterà online direttamente dal produttore.