Giocavano con un fucile trovato all’interno del garage quando è partito un colpo. Per un bambino di 5 anni non c’è stato nulla da fare.
È successo a Minneapolis, in Minnesota. Poco dopo il pranzo del Thanksgiving day, famosa festività americana, un gruppetto di ragazzini si reca in garage a giocare e lì trovano il fucile di uno dei genitori.
Nel frattempo, scattavano foto e giravano video da postare sui social proprio passandosi l’arma che usavano proprio per emulare pose di caccia o di “guerra”. Non è ancora del tutto chiaro su come siano andati davvero i fatti, e a riguardo la polizia sta ancora indagando, ma, ad un certo punto, è partito un colpo mentre ne era in possesso un ragazzino di appena 13 anni. Il proiettile ha colpito un bambino di 5 anni che è morto quasi immediatamente.
Subito dopo, il gruppo è stato raggiunto dai genitori che hanno provveduto a chiamare sia i soccorsi che le forze dell’ordine. La polizia ha provveduto quindi ad arrestare il 13enne che è stato rinchiuso in un carcere minorile in attesa dello sviluppo delle indagini. Il rischio è che venga accusato di omicidio colposo.
Ma la vera colpa, in questo caso, di chi è? Di qualche ragazzino che, probabilmente, non è consapevole fino in fondo di quanto possa essere pericolosa un’arma, o del proprietario del fucile che lo ha lasciato carico in un luogo così facilmente accessibile a dei minori e non solo?
Quello delle armi è un discorso che da sempre fa discutere negli Stati Uniti. Il 46 % delle armi detenute dai civili si trova proprio negli USA. Proprio a causa di questa liberalizzazione delle armi vi sono, purtroppo, un altro numero non solo di incidenti ma anche di stragi pianificate, come quelle che, troppo spesso, avvengono nelle scuole.
Questo sarà l’ennesimo caso che verrà lasciato nel dimenticatoio? O si prenderanno ben più seri provvedimenti a riguardo?
Ciò che è certo è che un bambino di appena 5 anni ci ha rimesso la vita ed uno di 13 dovrà convivere per sempre con uno schiacciante senso di colpa.