Sono ormai passati 17 anni dal rapimento di Denise Pipitone che, all’epoca, aveva appena 4 anni.

Negli anni sono susseguite una moltitudine di dichiarazioni, false piste ed indiziati ma mai una vera e propria svolta in un caso che, purtroppo, è diventato una sconfitta per gli investigatori italiani che, nonostante tutto, ancora non mollano.

Il 25 maggio 2021, Anna Corona si trova nella sua abitazione e sta parlando con la figlia Alice Pulizzi. La donna è l’ex moglie del padre di Denise ed è sempre stata al centro delle indagini date le minacce rivolte spesso a Piera Maggio (madre di Denise) e agli atti vessatori ne confronti dei Pipitone stessi.

Durante una conversazione con la figlia minore Alice, avvenuta appunto appena qualche mese fa, nella quale le due stavano ricostruendo ciò che successe nel 2004, Corona viene intercettata dai carabinieri di Trapani e ciò che viene fuori non va assolutamente a suo favore.

La prima discrepanza con le dichiarazioni sempre fatte in sede di interrogatorio viene data da Alice che sostiene di non essere mai andata al mercato quella mattina, cosa sostenuta dalla sorella Jessica, che diceva di trovarsi proprio con la sorella al mercato del mercoledì a Mazara.

La dichiarazione più sconvolgente arriva però da Anna Corona stessa che, rivolta alla figlia, dice: “Lo vuoi sapere cu fu tanno? Lo vuoi sapere? Io cu Giuseppe”. Lo vuoi sapere chi è stato quella volta? Lo vuoi sapere? Io e Giuseppe.

Cosa significano queste parole dette con così tanta tranquillità dalla Corona? Al momento si sta cercando di identificare con certezza chi sia questo Giuseppe anche se si pensa sia Giuseppe Della Chiave.

La dichiarazione, proprio perché recente, è la principale base dell’opposizione alla richiesta di archiviazione che i legali di Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno fatto.

Tra le trascrizioni mostrate in sede, i legali mostrano un altro estratto della conversazione con Anna Corona che dice: “Alice! Unn’ha fari parola… assinnò veramente cu tia poi un ci parlo chiù…”. Alice non devi dirlo a nessuno…se no veramente poi con te non ci parlo più…

Al momento è fissata la data del processo per decidere se archiviare o meno il caso ma, probabilmente, sarebbe proprio questa la sconfitta più grande, aspettare che i colpevoli si facciano avanti o, peggio, non lo facciano mai.

In vista dei nuovi elementi ricevuti si spera che le indagini proseguano e che, finalmente, venga fatta giustizia in nome di questa bambina che oggi sarebbe potuta essere una giovane donna.