CHI SONO I 10 MILIONI DI ITALIANI CHE RIFIUTANO IL VACCINO? GLI ANTI-VACCINISTI DURI E PURI SONO TRA I 2,5 E I 3 MILIONI. GLI ALTRI NON SEGUONO UN’IDEOLOGIA, SONO INDECISI, IMPAURITI, EX MALATI, PAZIENTI FRAGILI, DONNE INCINTE. E’ PIU’ FACILE TROVARE NO VAX AL SUD, IN CALABRIA O IN SICILIA. MOLTI SONO LAUREATI – TRA I 50ENNI, OLTRE IL 18% (1,7 MILIONI) NON HA FATTO NEANCHE UNA DOSE…
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per repubblica.it
L’ultimo l’ha incontrato ieri in ambulatorio: «Il Covid è stato inventato a tavolino, è un complotto mondiale, già dal bugiardino si capisce che i vaccini sono pericolosi». Un No Vax duro e puro, che Domenico Crisarà, medico di famiglia di Padova, ha sbattuto fuori quando il tasso di sciocchezze è salito oltre il livello di guardia.
Solo uno dei 10 milioni di italiani sopra i 12 anni che ancora non hanno avuto neanche una somministrazione. È uno degli “irrecuperabili”, che frequentano canali social a senso unico, si abbeverano alle parole dei cattivi maestri e magari vanno in piazza a protestare.
Quanti sono? Per Davide Bennato, sociologo dell’Università di Catania che ha fatto ricerche sulla comunicazione digitale degli anti-vaccinisti, al massimo il 4-5% degli italiani, tra i 2,5 e i 3 milioni. Gli altri sono indecisi, impauriti, ex malati, procrastinatori ma non No Vax ideologizzati. E fra i 10 milioni c’è anche chi (non tanti) presto farà la prima dose.
Al Sud, tra 30 e 50 anni
È più facile trovare persone scoperte al Sud, in Calabria (il 25,8% degli abitanti è ancora senza vaccino) o in Sicilia (25,9%). Non vanno bene neanche Bolzano (26,8%) e la Valle d’Aosta (23,5%). I meno protetti hanno tra 30 e 49 anni. Poi ci sono i cinquantenni, che preoccupano perché sono più fragili di fronte alla malattia. Oltre il 18% (1,7 milioni) è del tutto scoperto. «In buona parte sono persone confuse – dice Crisarà – Magari si informano molto e probabilmente si sono ubriacate di notizie. La vicenda del richiamo eterologo per AstraZeneca, ad esempio, è stata una botta dura da digerire, ha fatto vacillare molti».
Tra loro anche laureati
Alberto Chiriatti, medico di famiglia di Ostia, mette in guardia: «Attenzione, non dimentichiamo che i non vaccinati sono trasversali dal punto di vista sociale. C’è tra loro una discreta fetta di laureati e comunque di persone di buon livello culturale». Bennato aggiunge che «non è questione di titolo di studio. Se ho una resistenza valoriale, il livello culturale non conta. Esercito il mio scetticismo». Del resto ci sono anche medici, infermieri e insegnanti che hanno rifiutato il vaccino.