“Ci troviamo di fronte ad una situazione epidemiologica che in questo momento ci solleva, se non fosse per alcuni segnali che arrivano dal resto dell’Ue altrimenti saremo in un situazione d’animo di tranquillità perché abbiamo una tendenza alla diminuzione dell’incidenza e dell’Rt. Questo ci potrebbe garantire almeno per 2-3 settimane una tendenza dell’incidenza stabile o addirittura in diminuzione”. Lo ha detto Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di Regia.

Mentre calano Rt e incidenza, è “in leggero aumento il tasso di occupazione sia dei posti di area medica che dei posti di terapia intensiva, rispettivamente intorno al 7,4 e al 5,9%”, con “alcune regioni che sono proprio al limite della soglia critica”, ha spiegato Rezza, che ha anche fatto il punto sulla campagna vaccinale.

“In questo momento vediamo meno dosi giornaliere somministrate e questo è un po’ fisiologico”, perché “tutti quelli che volevano vaccinarsi sono corsi a farlo. Ora bisogna andare a pescare soprattutto nelle fasce dell’esitazione vaccinale. Sembra esserci invece una buona adesione tra i giovani”, ha evidenziato. “Nessun vaccino protegge al 100%”, ed “è stato un miracolo avere in 10-11 mesi a disposizione vaccini con un’efficacia del 95% nei confronti della malattia e del 90% dell’infezione. Quando qualcuno dice che i vaccini non sono così buoni, non è vero. Sono fra i vaccini più efficaci che abbiamo mai avuto a disposizione” e i dati delle ospedalizzazioni di questi mesi “parlano chiaro”.





Agenzia Stampa AdnKronos