FERMI TUTTI, “GIANPI” TORNA A PROCESSO – NUOVA UDIENZA IN CASSAZIONE, IL 18 OTTOBRE, PER L’IMPRENDITORE BARESE FAMOSO PER LE “CENE ELEGANTI”: SI DISCUTERÀ DI NUOVO DELLE SERATE ORGANIZZATE IL 2008 E IL 2009 A CASA DI SILVIO BERLUSCONI, ALL’EPOCA PREMIER, DOVE LUI PORTAVA LE RAGAZZE – TARANTINI È GIÀ STATO CONDANNATO IN APPELLO A 2 ANNI E 10 MESI DI RECLUSIONE, ORA È STATO RIAMMESSO ANCHE IL RICORSO DI PATRIZIA D’ADDARIO…
Si discuterà il 18 ottobre l’udienza in Cassazione del processo ‘escort’, sulle donne portate da Gianpaolo Tarantini tra il 2008 e il 2009 alle serate organizzate nelle residenze private di Silvio Berlusconi, all’epoca presidente del Consiglio dei ministri, perché si prostituissero.
Unico imputato è l’imprenditore barese Tarantini, condannato nel settembre 2020 dalla Corte di Appello di Bari alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione (ridotta rispetto ai 7 anni e 10 mesi del primo grado per prescrizione di 14 dei 24 episodi contestati), accusato di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione. Tarantini è assistito dagli avvocati Nicola Quaranta e Vittorio Manes.
L’udienza era stata rinviata a nuovo ruolo nel luglio scorso perché ai ricorsi della Procura generale di Bari e della difesa di Tarantini, si era aggiunto quello della parte civile, Patrizia D’Addario (tra le donne portate da Tarantini), assistita dall’avvocato Pasquale Rago.
La donna – che in primo grado non aveva ottenuto il risarcimento dei danni – è stata riammessa nel processo solo alcuni mesi fa, dopo che i giudici della Suprema Corte hanno annullato l’ordinanza con la quale la Corte di Appello di Bari aveva estromesso – perché tardiva – la sua costituzione.
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