“DOVE SONO I MIEI SOLDI?” – LA RABBIA DELLA DONNA “SCIPPATA” DAL TABACCAIO DI NAPOLI DEL BIGLIETTO DEL GRATTA E VINCI VINCENTE. E ORA COSA ACCADRA’? SE IL BIGLIETTO NON FOSSE RITROVATO LA SIGNORA AVRÀ PERSO LA SUA VINCITA? RISPONDE IL DIRETTORE DELL’UFFICIO GIOCHI NUMERICI E LOTTERIE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI DI STATO – IN TANTI A NAPOLI HANNO GIOCATO AL LOTTO 22, 46 E 71, IL PAZZO, I SOLDI E L’OMM’E MMERDA. IERI NON È USCITO NESSUNO DEI TRE NUMERI…
TROVATO IL TABACCAIO-LADRO
Estratto da “Anteprima – la spremuta di giornali di Giorgio Dell’Arti”
In tanti a Napoli hanno giocato al Lotto 22, 46 e 71, il pazzo, i soldi e l’omm’e mmerda. Ieri non è uscito nessuno dei tre numeri.
«LA VINCITA È SOSPESA CHI DETIENE IL BIGLIETTO NON INCASSERÀ UN EURO»
Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
La rocambolesca iniziativa del tabaccaio di Napoli che secondo le accusa di una cliente le ha rubato il biglietto del Gratta e vinci da mezzo milione ed è fuggito riporta a galla il tema: come riscuotere felicemente la propria vincita? Risponde Stefano Saracchi, direttore dell’Ufficio giochi numerici e lotterie dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato: «La norma prevede semplicemente che il vincitore presenti il tagliando originale e integro, in modo da incassare il denaro al quale ha diritto. In questo caso abbiamo sospeso l’erogazione della vincita».
Quindi il ladro non incasserà un euro. Come finirà?
«Sono stato costantemente in contatto con il comando dei carabinieri di Napoli incaricati di recuperare il biglietto e di fermare il dipendente della tabaccheria infedele. Ora sono fiducioso che la signora potrà recuperare il maltolto».
Ma se il biglietto non fosse ritrovato? Avrà perso la sua vincita?
«C’è un’altra strada. La signora può fare causa alla tabaccheria. Sporgendo denuncia arriverà a rivalersi sui proprietari del negozio, peraltro, al momento, senza problemi di liquidità».
Provvedimenti da parte vostra nei confronti del tabaccaio in questione?
«Ieri sera (sabato 4 settembre, ndr ) ho firmato un provvedimento con il quale avviavo il procedimento di sospensione cautelare in attesa che l’autorità giudiziaria faccia chiarezza su ciò che è effettivamente accaduto. Non potrà più vendere “Gratta e vinci” né altri biglietti della lotteria e rischia di non poter più vendere anche i tabacchi»
Una misura severa: l’avete adottata anche in altri casi?
«Sì. Ogni volta che viene meno il rapporto fiduciario tra lo Stato e il titolare della concessione quest’ ultima viene revocata».
Il tabaccaio di Napoli potrebbe difendersi dicendo che non è stato lui ma un suo dipendente a impadronirsi del biglietto vincente…
«Tutte le persone che operano all’interno della ricevitoria sono affidate alla diretta responsabilità del titolare. Qui, dagli approfondimenti effettuati dai carabinieri, risulta che il soggetto fuggito con il tagliando era legato alla titolare da un rapporto di stretta parentela.
Inoltre quando la ricevitoria firma il contratto con i Monopoli si rende responsabile del suo “coadiutore”, si chiama così. Insomma, chiunque sia il proprio dipendente è tenuto a garantire la correttezza del suo operato».
Vi danneggiano casi del genere oppure no?
«Cose così si traducono in grossi svantaggi per l’erario. Il danno d’immagine inflitto alla categoria dei tabaccai può portare a un calo delle vendite dei biglietti con meno introiti per lo Stato».
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