Avrebbe tento di arruolarsi nei carabinieri partecipando ad un concorso ma sarebbe stato erroneamente escluso.
Si tratta di un ragazzo di 23 anni di Alessandria della Rocca che ha presentato ricorso al Tar con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza.
Il giovane sarebbe stato escluso dal concorso per l’arruolamento a causa di una presunta diagnosi di “ginocchio valgo bilaterale”.
Dopo aver valutato le certificazioni sanitarie prodotte dai legali ed attestata la sussistenza dei requisiti per l’arruolamento nell’Arma dei Carabinieri, il Tar del Lazio ha così disposto una verifica, in contraddittorio tra le parti, conferendo l’incarico alla Commissione sanitaria d’Appello dell’Aeronautica militare che, dopo avere nuovamente sottoposto ad un’accurata consulenza specialistica il giovane aspirante carabiniere, ha effettivamente l’erroneità dell’accertamento reso dal Centro di reclutamento dell’Arma dei carabinieri.
Il Tar ha dunque accolto il ricorso annullando sia il giudizio di inidoneità sia la graduatoria di merito del concorso condannando l’Arma al pagamento delle spese giudiziali e di verificazione.
Tuttavia l’Arma dei carabinieri non avrebbe poi dato spontanea esecuzione alla sentenza Tar e quindi, il giovane di Alessandria della Rocca, si è visto costretto ad adire nuovamente le vie legali per ottenere l’esecuzione della sentenza di accoglimento.
A seguito della proposizione del nuovo giudizio, l’Arma ha dato così esecuzione alla sentenza convocando il giovane per l’ulteriore iter concorsuale dichiarandolo finalmente idoneo.
Infine il Tar, risultando integralmente soddisfatto l’interesse dedotto in giudizio, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere condannando nuovamente l’Arma dei carabinieri al pagamento delle spese giudiziali.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa