È una New York innovativa quella del 2021, una New York che sempre di più si allontana dalle barriere culturali e sessuali imposte finora dalla società. Per la prima volta, a capo della polizia, c’è una donna musulmana.
Il capitano in questione si chiama Filastine Srour, ha 38 anni ed è nata nel Bronx da una coppia di immigrati palestinesi. I genitori di Filastine, prima di approdare a New York, hanno vissuto in un campo profughi vicino a Gerusalemme a seguito dell’esodo palestinese del 1948.
LA CARRIERA
L’attuale capitano ha una laurea in criminologia e un master in psicologia forense e sin da piccola sogna di poter entrare in polizia. A 21 riesce a diventare agente fino a scalare i vertici e diventare comandante.
LE DIFFICOLTÀ DI UNA DONNA
Sebbene possa sembrare quasi normale, non scontato, che una donna riesca ad arrivare dov’è ora Filastine, in realtà non è affatto così.
Le donne, negli USA come in tutto il resto del mondo, sono ancora vittime di sessismo, abusi e pochi riconoscimenti a livello lavorativo, basti pensare alla discrepanza di stipendi maschili e femminili che, spesso, abbiamo in Italia.
Una donna viene vista ancora come madre, prima che come persona, i suoi diritti sono minori e troppo spesso viene scartata a colloqui o posti di lavoro perché potrebbe volere figli, come se diventare genitore sia esclusiva della donna.
Se al sessismo ancora troppo dilagante ci aggiungiamo un’etnia diversa da quella caucasica, capirete bene, cari lettori, quanto questa nomina sia effettivamente unica nel suo genere.
La donna è già diventata modello per ogni ragazza nel mondo, un esempio di cosa voglia dire davvero credere nei propri sogni e lottare con le unghie e con i denti per realizzarli. Noi non possiamo fare altre che augurare buona fortuna a questo capitano e spronare ogni donna, uomo e minoranza a credere in sé stessi e non fermarsi mai nel raggiungimento dei propri obiettivi perché, chissà, non si sa mai dove il destino ci possa portare.