Non si conoscono ancora le cause del terribile incidente avvenuto a Capri, dove un pulmino ha sfondato il guardrail ed è precipitato su una spiaggia libera. Ma vediamo meglio come si sono svolti i fatti.
L’INCIDENTE
Sono le 11.30 del 22 luglio quando un minibus di linea, con a bordo circa 10 persone, precipita per 6 metri dopo aver divelto la barriera al lato della strada. Il mezzo percorre via Marina Grande per appena alcuni metri e poi esce fuori strada. Muore sul colpo l’autista, Emanuele Melillo, di 33 anni.
L’uomo, ausiliare della Croce Rossa Italiana, potrebbe aver avuto un malore durante la guida, fatto che lo avrebbe fatto sterzare bruscamente in curva con la conseguente uscita dalla strada. Quella del malessere è, attualmente, un’ipotesi che potrebbe venire confermata, oppure smentita, solo a seguito dell’esame autoptico. I militari stanno comunque vagliando ogni pista senza lasciare nulla al caso.
L’ARRIVO DEI SOCCORSI
Tempestivo è stato l’arrivo dei soccorsi sul luogo dell’incidente dove sono stato soccorsi 28 feriti fortunatamente non gravi. Prevalentemente si tratta di persone colpite lievemente dai vari detriti causati dall’incidente. Un po’ più seria è la situazione per i passeggeri dell’autobus dove, però, anche in questo caso non si riscontrano vittime.
Una menzione va fatta proprio ai sanitari e ai carabinieri che celermente si sono mossi per prestare le prime cure ai feriti, spaventati dall’impatto violento.
Un abitante del posto afferma di non aver mai assistito a nulla del genere è che solo la fortuna avrebbe permesso che, l’incidente, non diventasse una tragedia ancora più grande. Il minibus è precipitato sulle cabine doccia che facevano da separatore tra la spiaggia libera e privata, soltanto un metro più avanti e sarebbe finito direttamente sui bagnanti. La spiaggia era particolarmente affollata data la giornata molto calda.
Grande è il cordoglio nei confronti di Emanuele Melillo, in procinto, inoltre, di diventare padre.