Un lungo applauso ha accolto, sul sagrato gremito, l’uscita delle tre bare bianche; in chiesa quella di Giusi Massetti era stata sistemata fra quelle dei figli.


Corone e mazzi di fiori, il segno dell’affetto della loro comunità, hanno accompagnato nel pomeriggio l’ultimo viaggio di Giusi Massetti, 43 anni, e dei suoi figli Martina di 26 e Francesco Gleboni di 10, uccisi a Nuoro nella strage familiare di mercoledì scorso.

Nella chiesa di San Domenico Savio, dove il più piccolo aveva fatto la comunione lo scorso maggio, si sono celebrati i funerali della moglie e di due dei tre figli di Roberto Gleboni, 52 anni, l’operaio forestale che dopo averli uccisi a colpi di pistola e aver ferito a morte un vicino di casa, Paolo Sanna, si è sparato alla testa a casa della madre, non prima di aver rischiato di ammazzare anche lei.

Un lungo applauso ha accolto, sul sagrato gremito, l’uscita delle tre bare bianche; in chiesa quella di Giusi Massetti era stata sistemata fra quelle dei figli. Ornava la bara di Francesco, oltre ai fiori, la bandiera della Sardegna coi Quattro Mori. La funzione religiosa, celebrata dal parroco don Stefano Paba, è stata accompagnata dai canti del coro di Nuoro. Nei primi banchi sedevano i familiari stretti delle vittime. Il sacerdote ha rivolto anche un pensiero a Paolo Sanna, le cui esequie si sono svolte stamane in cattedrale, e all’omicida: “Preghiamo per tutti, anche per Paolo e Roberto”. Per Gleboni funerale e tumulazione si sono già svolti e in forma privata.