Un italiano su cinque (20%) ha deciso di trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le festività di Natale. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione del primo week end di partenze per le vacanze natalizie.
Dall’analisi dei dati raccolti da Coldiretti/Ixè, emerge un deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dal 75% dei vacanzieri. Ma c’è anche un 19% che ha scelto di recarsi in un Paese europeo, nonostante le preoccupazioni legate alle tensioni internazionali e al rischio terrorismo.
Quanto spenderanno gli italiani per le vacanze di Natale
In crescita rispetto allo scorso anno la spesa media che sarà di 604 euro per persona con un aumento del 5%, seppur con una forte polarizzazione tra una metà dei vacanzieri (48%) che si terrà sotto i 250 euro e un 15% che ne spenderà oltre 1.000.
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Le vacanze dureranno in media 5 giorni in mezzo, anche qui con sensibili differenze tra chi conterrà le ferie in pochi giorni e chi ha la possibilità di allungarle per l’intera durata delle feste. Se un 35% di italiani non andrà oltre i tre giorni, la maggioranza del 47% starà fuori tra 4 e 7 giorni. Il 10% si spingerà fino a 10 giorni, un ulteriore 5% da 11 a 15 giorni e non mancano i superfortunati che si permetteranno oltre 15 giorni di ferie, sempre secondo Coldiretti/Ixè.
Case, agriturismi e alberghi: le strutture più quotate per Natale e Capodanno
L’alloggio più gettonato sono le case di parenti e amici, dove passerà le vacanze oltre un italiano su tre (35%), più un 6% che userà le seconde case di proprietà, coniugando convivialità e risparmio, mentre al secondo posto ci sono a pari merito alberghi e appartamenti in affitto, anche se tengono le formule alternative come bed and breakfast e agriturismi.
Sul podio delle destinazioni – continua la Coldiretti – salgono le città e le località d’arte con il 49% seguite dalla montagna con il 27% mentre il resto si divide tra campagna, mare e terme. Sono quasi un milione – stima la Coldiretti – inoltre i vacanzieri che per Natale e/o Capodanno hanno scelto l’agriturismo per pernottare o mangiare, alla ricerca di riposo e di tranquillità lontano dalle preoccupazioni.
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La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata degli agriturismi italiani che si confermano infatti come la più valida alternativa ai pranzi e ai cenoni casalinghi delle feste. Nel tempo gli oltre 25mila agriturismi italiani – conclude la Coldiretti – hanno però qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.
Fonte Agi