Prosegue la sperimentazione di IT-alert dopo la prima fase di test che si è conclusa il 13 ottobre. Le Regioni coinvolte saranno solo Puglia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna. Ecco i dettagli.

“Il 19 e il 20 dicembre, in parte dei territori di cinque Regioni, si realizzeranno i test su due rischi specifici: collasso di una grande diga e incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso. L’attività ha un duplice obiettivo: da un lato sperimentare l’utilizzo di IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, dall’altro fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici, con testo declinato in base al rischio e al sito interessato”, si legge nel comunicato della Protezione civile.

Come funzioneranno i nuovi test

Il 19 dicembre sarà dedicato alla simulazione di un incidente rilevante in uno stabilimento industriale e il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente:
 
“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LA PUBBLICITÀ

Il 20 dicembre sarà dedicato alla simulazione del collasso di una grande diga e il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente:

“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

“Sul sito di IT-alert, dall’homepage si accederà a una pagina di approfondimento dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico”, spiega la Protezione civile.

“Sull’home page e nella pagina di approfondimento sarà presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema. Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza. I test saranno utili anche per affinare ulteriormente le funzionalità e testare l’efficacia dei flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti interessati“, conclude il comunicato.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LA PUBBLICITÀ

Date e orari: quando saranno i test

In particolare, nelle due giornate, intorno alle ore 12, arriverà il messaggio di test sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, individuate come di seguito:
 
19 dicembre, ore 12 – Incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio compreso in un raggio di 2 km dall’impianto:

  • Regione Puglia –Stabilimento LyondellBasell, Brindisi

  • Regione Veneto – FIS – Fabbrica Italiana Sintetici S.p.A., Montecchio Maggiore (VI)

20 dicembre, ore 12 – Collasso grandi dighe:

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LA PUBBLICITÀ

  • Regione Emilia-Romagna – Diga di Conca (Comuni interessati: Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano e Cattolica).

  • Regione Lombardia – Diga di Pagnona (Comuni interessati: Premana, Pagnona, Casargo, Sueglio, Valvarrone, Bellano, Dervio).

  • Regione Sardegna – Diga di Nuraghe Arrubiu (Comuni interessati: Orroli, Escalaplano, Goni, Silius, Siurgus Donigala, Ballao, Armungia, Villasalto, San Vito, Villaputzu, Muravera).

La Protezione civile fa sapere infine che “le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza”.

Source link