L’Unc, sulla base dei dati Istat aggiornati rispetto all’inflazione di ottobre, ha stilato la classifica delle città e delle Regioni con i rincari maggiori. Ecco dove vivere costa di più.
L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di ottobre, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle Regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita e di spesa aggiuntiva annua. Un calcolo aggiornato ai dati di ottobre. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di Eegione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
Le città con i rincari maggiori
In testa alla graduatoria, Milano dove l’inflazione tendenziale pari a +2,5%, pur essendo “solo” la sesta più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 679 euro per una famiglia media, 970 per una di 4 persone.
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Medaglia d’argento per Alessandria che ha la seconda inflazione più alta d’Italia, +2,9% su ottobre 2022 e un incremento di spesa pari a 644 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano che con +2,4%, settima città per inflazione, ha una spesa supplementare pari a 638 euro annui per una famiglia tipo.
Appena fuori dal podio Pisa (+2,8%, al 3° posto per inflazione, pari a 631 euro), poi Venezia (+2,6%, 625 euro), al sesto posto Siena (+2,7%, +609 euro), poi Varese (+2,3%, 606 euro), Benevento, che con +3,1% registra l’inflazione più alta d’Italia (pari a 603 euro) e Perugia (+2,5%, 574 euro). Chiude la top ten Aosta (+2,3%, +569 euro).
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa non è più Potenza, che perde il suo storico primato, ma Trapani, con l’inflazione più bassa d’Italia, +0,2% e dove in media si spendono solo 38 euro in più all’anno. Al 2° posto Pescara, (+0,3%, +61 euro). Medaglia di bronzo Reggio Emilia (+0,3%, +72 euro).
Molto bene anche Campobasso (+0,4%, +73 euro), Catania al quinto posto (+0,5%, +99 euro), seguono Parma (+0,5%, +121 euro), Caltanissetta, settima Caserta, poi Ravenna. Chiude la top ten delle migliori, Ancona (+0,9%, +179 euro).
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Le Regioni più costose
In testa alla classifica delle Regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +2,3%, la Valle d’Aosta che registra a famiglia un aggravio medio pari a 569 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove la crescita dei prezzi del 2,4% implica un’impennata del costo della vita pari a 542 euro, terza la Lombardia, +2% e 520 euro.
La Regione più ‘risparmiosa’ non è più la Basilicata, ma il Molise (+0,6%, +110 euro). Medaglia di Bronzo per l’Abruzzo, terza la Sicilia.