La tragica fine dei passeggeri del Titan, morti nell’implosione del sommergibile turistico scomparso alcuni giorni fa, ricorda quella di tanti altri che si sono avventurati nelle profondità. Dagli anni Sessanta in poi, ecco alcuni degli episodi più conosciuti.

Il lieto fine di Ventimila leghe sotto i mari, l’epopea del Nautilus di Capitan Nemo raccontata da Julius Verne, appartiene alla fantascienza. Purtroppo, molte volte la scomparsa di sommergibili e sottomarini ha avuto epiloghi drammatici, come accaduto anche recentemente con il Titan, la cui implosione a causato la morte di cinque persone. La storia dimostra che da un sottomarino affondato ci si salva raramente: i casi di recupero sono molto pochi, nessuno alle profondità in cui si teme sia sceso il Titan.

Il salvataggio avvenuto alla profondità maggiore mai effettuato fu quello di due ex piloti della Marina Usa, nel settembre 1973: usavano un piccolo sommergibile, il Pisces III, per piazzare i cavi telefonici sui fondali; ma a un certo punto il batiscafo sprofondò a quasi 500 metri sott’acqua: per due giorni le squadre di soccorso lavorarono senza sosta e quando furono salvati mancavano appena 12 minuti all’esaurimento dell’ossigeno. Ma sono tanti i casi in cui l’uomo è stato sconfitto dal mare. Ecco le più grandi tragedie dalla fine della Seconda guerra mondiale negli abissi marini.

1963: il sottomarino Usa Thresher

Il sottomarino statunitense a propulsione nucleare Thresher con 129 uomini a bordo si inabissa durante un’esercitazione a sud-est di Cape Cod, in Massachusetts. La causa probabile un problema elettrico che avrebbe impedito al mezzo di fermare l’immersione rapida che stava eseguendo.

1968: la scomparsa dello Scorpion

Il sottomarino d’attacco statunitense Scorpion scompare a maggio nell’Oceano Atlantico con 99 persone a bordo. Il relitto sarà ritrovato solo qualche mese dopo, a ottobre, a sud-ovest delle Azzorre ma le cause del disastro restano un mistero: dal missile partito per errore che sarebbe tornato indietro alla collisione con un sottomarino russo.

2000: la tragedia del russo Kursk

Il sommergibile K-141 Kursk, tra i più moderni della Marina russa, si inabissa a causa di due esplosioni durante un’esercitazione nel Mare di Barents. Si tratta del più grande incidente della storia navale russa, in cui morirono 118 uomini. Dal recupero del relitto si scoprì che 23 membri dell’equipaggio erano sopravvissuti alle esplosioni e morirono soffocati.

2017: il San Juan

Il sottomarino argentino ARA San Juan scompare nel novembre con 44 persone a bordo. Il relitto sarà ritrovato l’anno successivo a una profondità di 900 metri.

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Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa