Le bollette del gas sono tornate a salire dopo tre mesi di calo. L’incremento è dovuto ai minori aiuti del governo, visto che i prezzi all’ingrosso hanno continuato a scendere grazie ai ridotti consumi degli italiani. Ecco quanto abbiamo risparmiato.
Le aziende e le famiglie italiane hanno consumato solo quattro quinti del gas utilizzato nel 2022. Lo mostrano gli ultimi dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica relativi al primo trimestre del 2023.
Il consumo interno lordo è sceso del 19,4% grazie anche a un record di risparmi nel mese di marzo quando gli italiani hanno consumato il 26,2% del metano in meno rispetto allo stesso mese del 2022. Novembre è stato l’unico mese in cui si è risparmiato di più: il 27%. Come si vede dal grafico, gli italiani sono diventati particolarmente parsimoniosi da settembre in poi. Ovvero dopo che il prezzo del gas è salito oltre i 300 euro al Megawattora al Ttf, l’indice di riferimento europeo.
Il ruolo del risparmio nella discesa dei prezzi
Proprio a fine settembre è iniziata la discesa del prezzo del gas. Meno Stati o aziende ne consumano infatti, più bassa è la domanda. E, di conseguenza, anche il prezzo. Il risparmio ha giocato un ruolo fondamentale per restare a galla durante la crisi energetica. Non ha avuto un impatto invece il tetto al prezzo del gas. Come si vede dal grafico, è stato annunciato quando la discesa dei prezzi era già cominciata ed è entrato in vigore quando questa era già in gran parte compiuta.
Le bollette del gas tornano a salire: ecco perché
Le bollette relative al mese di aprile sono però tornate a salire per la famiglia tipo in regime di tutela. L’aumento colpisce circa 7 milioni di clienti domestici. I rincari non si verificavano da quattro mesi. Le bollette, segneranno un +22,4%, ha fatto sapere Arera. Come si spiega l’incremento? “È dovuto principalmente alla riduzione, prevista dal recente decreto bollette“, di uno sconto introdotto nel 2022 per compensare gli aumenti.
“Abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità”
Peraltro “l’aumento sarà probabilmente percepito meno, perché arriva nel periodo dell’anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti e i consumi gas delle famiglie tendono al minimo”, ha spiegato il presidente dell’Arera Stefano Besseghini. “Dobbiamo tener ben presente che abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità, in cui il sistema energetico è chiamato all’equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi“.
Insomma, famiglie e imprese dovrebbero cavarsela nonostante i sussidi sempre meno generosi dello Stato. Questo perché il prezzo del gas è tornato ai livelli di giugno 2021. Anche se resta ancora quasi quattro volte superiore a quello registrato a gennaio 2020, prima dello scoppio della pandemia.