Il destino di Jj4, l’orsa ritenuta responsabile della morte del runner 26enne Andrea Papi, non si deciderà prima dell’11 maggio.Ultimo a intervenire sulla questione, il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Si moltiplicano dalle associazioni animaliste e sui social gli appelli per non abbattere il plantigrado.
“Mi trovo ad aver istituito un tavolo che riguarda non tanto Jj4, ma più complessivamente l’eventuale eccedenza di numero di orsi e per quanto riguarda Jj4 c’è la magistratura e da parte mia il braccio operativo del ministero dell’Ambiente è l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ndr). Quindi la valutazione si basa su quella dell’Ispra, che in questo momento al tavolo a Trento ha espresso parere favorevole all’abbattimento”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin a Mattino 5. E ha spiegato: “In questo momento le condizioni sono queste“.
In questo momento, ha proseguito Pichetto, “l’orsa è nello stesso luogo in cui si trovava quell’altro orso che doveva essere abbattuto 4 anni fa circa e che il Consiglio di Stato invece ha ritenuto di non far abbattere. Pertanto, aspettiamo”. E tornando a Jj4 ha spiegato: “Si sta ponendo un problema che dura da anni, dovuto alla scelta dell’uomo di ripopolare forzatamente con specie di orsi proveniente dalla Slovenia, dall’area dei Balcani e che non è stessa che abbiamo in Abruzzo, dove la convivenza è più facile”. Si è aperta una questione, ha proseguito “sulla gestione, sui collari. All’avvio di queste valutazioni tecniche ho sentito tante opinioni sul fatto che, ad esempio, gli orsi d’inverno, cosa che non accade più perché manca l’inverno vero, perdono talmente tanto di peso che sovente i collari li perdono”.
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L’orsa Jj4 catturata e trasferita al Casteller: cosa succede ora
L’orsa, dopo essere stata catturata nella notte tra lunedì e martedì, è stata trasferita al centro faunistico del Casteller. La scelta di questo luogo è stata criticata da diverse associazioni animaliste. Gli attivisti di ‘StopCasteller’ denunciano che la struttura è inadatta a contenere gli orsi e richiuderceli significa “obbligarli a condizioni di vita difficilissime”. Su Jj4 pende un’ordinanza di abbattimento da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ora sospesa dal Tar di Trento. Il suo destino verrà deciso l’11 maggio, dopo che il Tar ha rigettato anche l’istanza presentata per anticipare al 20 aprile l’udienza relativa a questa decisione.
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L’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali: “No all’abbattimento dell’orsa”
Intanto, si moltiplicano gli appelli per salvare il plantigrado. “Gli organi competenti esaminino con rigore ogni ipotesi alternativa all’abbattimento di Jj4, che appare da tutti i punti di vista non necessario”. Lo chiede in una nota l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, presieduto da Michela Vittoria Brambilla.
Venti deputati aderenti all’Intergruppo hanno presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per sapere, nel dettaglio, quali iniziative “sono state prese o saranno prese” per garantire la prosecuzione del progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, e, nel caso si voglia procedere al trasferimento di una parte della popolazione degli orsi, “quanti esemplari si intendano trasferire, con quali destinazioni e quale tempistica. Non ha senso”, scrivono i parlamentari, “uccidere un’orsa che difendeva i suoi piccoli e che ora non rappresenta più un pericolo”.
“Anche il decreto del Tar invita a considerare attentamente le alternative all’abbattimento, che esistono. L’abbattimento sarebbe un’assurda vendetta, concetto peraltro inapplicabile agli animali, o un esempio particolarmente infelice di strumentalizzazione politica per coprire errori del passato e del presente. Ammazzare gli orsi non serve: né JJ4, né Mj5, né M62, né qualsiasi altro. Bisogna garantire la convivenza con gli orsi in piena sicurezza per uomini e animali”, si legge nella nota.
L’ordine dei veterinari del Trentino contro l’abbattimento
“Si sollecitano i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo, e iscritti presso l’Ordine della provincia di Trento, di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia, se non in precedenza concordata con il presente Ordine”. È la presa di posizione dell’Ordine dei veterinari del Trentino sulla questione.
Nel documento dell’Ordine viene precisato che, “a tutela e garanzia delle figure professionali della categoria dei medici veterinari della provincia, e contrariamente a quanto lasciato intendere in occasione della conferenza dal presidente Fugatti, non vi è stato alcun confronto né il presente Ordine né con altri professionisti veterinari delegati in materia, e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore”. L’Ordine prosegue, “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico nell’urgenza, così come prospettato in conferenza, ma richiede una analisi complessiva della gestione dei plantigradi presenti sul territorio provinciale. Non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione in quanto Jj4 risulta catturata e custodita. L’orsa risulta specie protetta tutelata con legge dello Stato“.
Fonte Agi