Il prezzo medio della benzina è salito per la seconda settimana consecutiva. La verde non era così cara dal mese di agosto: lo mostrano i dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

La benzina non è mai stata così cara da agosto. Lo mostrano gli ultimi dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Nella settimana tra il 3 aprile e il 10 aprile, la verde self-service è rincarata di 0,017 euro ogni litro. Un incremento dello 0,92% che ha portato i prezzi medi alla pompa a 1,88 euro al litro. Il diesel per auto, sempre self-service, continua invece la sua discesa cominciata nel mese di febbraio.

L’aumento dei prezzi a gennaio

Come si vede dal grafico, a gennaio i prezzi erano cresciuti a causa della reintroduzione delle accise decisa dal governo Meloni per risparmiare. Le tasse sui carburanti erano state tagliate da Mario Draghi il 22 marzo, meno di un mese dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Gli ultimi sei giorni di dicembre la verde costava in media 1,64 euro al litro mentre il diesel 1,71 euro al litro. Otto giorni dopo i prezzi erano rispettivamente di 1,81 euro al litro la benzina e 1,87 il gasolio.

Rincaro benzina: come può intervenire il governo

A gennaio il governo aveva introdotto un meccanismo chiamato “accisa mobile”. Stabilendo che se da un eventuale aumento del prezzo all’ingrosso di benzina e diesel fosse derivato un incremento del gettito Iva, lo Stato avrebbe potuto utilizzare le maggiori entrate per ridurre le accise. In sostanza, il governo si era dato uno strumento per intervenire se il prezzo del petrolio fosse salito ancora.

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