A Bolzano sono state rafforzate le misure di sicurezza presso lo stabilimento Iveco e nei confronti del suo manager, oggetto di una lettera minatoria recapitata giovedì insieme a un proiettile. La missiva porta la firma della Federazione anarchica informale ed esprime solidarietà ad Alfredo Cospito, membro della stessa federazione, detenuto in regime di 41bis e in sciopero della fame da ottobre scorso.

“Per Alfredo Cospito fratello e compagno”. Così recita il testo della lettera di minacce recapitata giovedì 16 febbraio presso la sede Iveco di Via Volta, a Bolzano. Il testo contiene esplicite minacce di morte all’indirizzo del manager dello stabilimento, finito nel mirino degli anarchici in quanto produttore di mezzi blindati. Per questo motivo, speciali misure di sicurezza sono state adottate sia a protezione della fabbrica che dello stesso manager. Già nella giornata di ieri, come riporta il quotidiano Il Dolimiti, la procura di Trento aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per minacce aggravate da finalità di terrorismo.

Il contenuto della lettera minatoria

“La Fai, Federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture“. Il manager viene descritto come “l’anima nera delle operazioni di mercato, al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina. Verme della società che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema, indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli.” La lettera, accompagnata da un proiettile, si chiude con una esplicita minaccia: “Verrà colpito a morte davanti alla famiglia”.

Le reazioni

Sulla vicenda si è espresso il ministro della Difesa Guido Crosetto, il cui commento è stato affidato all’account Twitter del suo dicastero: “Le minacce di morte della galassia anarchica a un dirigente dell’Iveco Defence Vehicles di Bolzano sono preoccupanti e insieme vili. Le Istituzioni sono al fianco dei cittadini e dei lavoratori onesti. Lo Stato italiano non si fa intimidire“.

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“Gravissime e preoccupanti”, per il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, le minacce provenienti dal mondo anarchico. “Dopo essersela presa con politici e uomini delle istituzioni, questa volta la Fai promette addirittura di ‘colpire a morte davanti alla famiglia’ un manager dell’Iveco, per altro azienda a me cara in cui ho lavorato per diversi anni. Parole inaccettabili, che richiedono una condanna unanime senza se e senza ma. Di fronte a chi vuole alimentare un clima di odio e di violenza, riportando le lancette dell’orologio indietro nel tempo agli anni del terrore, lo Stato non arretrerà di un centimetro“, conclude Zangrillo.

Nuove azioni dimostrative degli anarchici, in Italia e all’estero

Nelle ultime ore si segnala intanto la comparsa di diversi messaggi, rivendicati dalla cosiddetta ‘galassia anarchica‘, in solidarietà ad Alfredo Cospito e di minacce al ministro della Giustizia Carlo Nordio.

La sede della rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles è stata imbrattata con scritte a favore della liberazione dell’anarchico al 41 bis: “Free Cospito”, “Cospito libero“, con vernice nera e rossa sulla parete della sede che si trova nel quartiere europeo. Sul posto è intervenuta la polizia belga per i rilievi scientifici e investigativi e la magistratura ha avviato un’indagine sul caso. Subito dopo il sopralluogo della polizia, la vernice è stata rimossa.

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Un’altra scritta minatoria, questa volta contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, è apparsa invece a Lecce, dove nei giorni scorsi anarchici avevano danneggiato un autobus del trasporto pubblico. “Nordio boia speriamo che tu muoia” è la frase dipinta su un muro in viale dell’Università, poco distante dall’ateneo. Sull’episodio, come sui precedenti, indaga la Digos.

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