L’Unione nazionale consumatori rileva una lieve discesa dei prezzi dei carburanti. Tuttavia, guardando ai dati sul lungo periodo, le famiglie italiane continuano a pagare di più non solo rispetto a un anno a fa, ma anche all’inizio dell’anno.

Secondo i dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, il prezzo della benzina in modalità self service scende a 1,860 euro al litro e quello del gasolio a 1,853 euro al litro. Lo rileva l’Unione nazionale consumatori. Torna a invertirsi quindi anche il costo dei due carburanti, dopo sei mesi in cui il diesel era rimasto sempre al di sopra della ‘super’. Secondo il presidente Massimiliano Dona, restano però delle criticità.

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Il confronto rispetto a un anno fa

Dona rileva che rispetto a un anno fa, quando la guerra in Ucraina non era ancora scoppiata, un litro di benzina costa l’1,3% in più, pari a 1 euro e 22 cent per un pieno da 50 litri. Per il gasolio, invece, bisogna pagare quasi 15 cent al litro, con un balzo dell’8,5%, pari a 7 euro e 25 cent a rifornimento.

Un aumento si registra anche rispetto all’inizio dell’anno, a causa della decisione del governo Meloni di non rinnovare il taglio delle accise. “Un litro di benzina è più caro di quasi 22 centesimi, un salto del 13,1%, equivalente a 10 euro e 78 cent per un pieno, con una stangata su base annua pari a 259 euro per una famiglia che fa due pieni al mese”, rileva Dona. “Il gasolio è salito di quasi 15 cent al litro, +8,5%, pari a 7 euro e 27 cent a rifornimento, una bastonata da 174 euro all’anno”.

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