Da oggi fino al 20 gennaio si tiene il World Economic Forum a Davos, in Svizzera. Migliaia i partecipanti, che discuteranno delle questioni più urgenti che il mondo si troverà ad affrontare nei prossimi mesi, anche in tema di salute e ambiente. Ecco gli appuntamenti e gli ospiti.

Inizia oggi, 16 gennaio, il tradizionale appuntamento di Davos. Per cinque giorni, questa piccola cittadina di montagna viene presa letteralmente d’assalto e bloccata poiché fino al 20 gennaio ospiterà molti tra i principali leader mondiali. L’edizione di quest’anno del World Economic Forum è la prima in presenza da gennaio 2020. L’anno scorso, invece, si è tenuto eccezionalmente nell’ultima settimana di maggio a causa della pandemia da Covid. Il titolo di questa edizione è ‘La cooperazione in un mondo frammentato’.

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L’evento svizzero vede presenti esponenti di primo piano della politica e dell’economia internazionale affiancati da intellettuali e giornalisti selezionati. Il convegno ha cadenza annuale fin dal 1971.

I temi e gli appuntamenti del Forum

“Al summit”, ha spiegato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, “cercheremo di rafforzare la cooperazione pubblico-privato per affrontare le sfide più urgenti del mondo frammentato in cui viviamo. Cercheremo di uscire dalla crisi attuale per un futuro più inclusivo e sostenibile, creando le condizioni per una ripresa forte e duratura. Allo stesso tempo, deve esserci una presa di coscienza che lo sviluppo economico deve essere reso più resiliente, più sostenibile e che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro”, ha aggiunto Schwab sottolineando che “vi sarà una partecipazione senza precedenti della società civile, di attivisti e di giovani”. L’obiettivo, ha concluso, “è ristabilire la fiducia concentrandoci sull’agenda economica”.

Fra gli appuntamenti da non perdere c’è la Crystal awards ceremony di lunedì 16 gennaio (18-18.30), nel corso della quale vengono premiate personalità del mondo della cultura che si sono spese per la difesa dell’ambiente, per la lotta al cambiamento climatico, per la salute mentale e per l’educazione.

Martedì 17 gennaio è atteso l’intervento di Ursula von der Leyen (11.15-11.45), ma anche il panel con la premier finlandese Sanna Marin (15-15.30) e l’intervento del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez (16-16.30). Mercoledì 18 gennaio interverranno Aziz Akhannouch, capo del governo marocchino (10.45-11.15), e il cancelliere tedesco Olaf Scholz (15.45-16.15).

Inoltre il sito dell’evento segnala il panel Restoring Security and Peace, con gli interventi del segretario della Nato Jens Stoltenberg e il presidente polacco Andrzej Duda (17.15-18). Per il 19 gennaio è atteso l’intervento del presidente sudcoreano Yoon Syk Yeol (11.30-12), mentre venerdì 20 gennaio (dalle 11.00 alle 12.00) ci sarà il panel Global Economic Outlook: Is this the End of an Era? con la partecipazione del ministro dell’economia francese Bruno Le Maire, della presidente della Bce Christine Lagarde e la presidente del Fmi Kristalina Georgieva.

I leader presenti

Dal cancelliere tedesco Olaf Scholz alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen, dal premier spagnolo, Pedro Sanchez, a quello greco, Kyriakos Mitsotakis. I capi di Stato o di governo saranno 52. L’Italia sarà rappresentata solo dal ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara (il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha rinunciato a causa di impegni, ndr).

Saranno inoltre presenti l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per il clima, John F. Kerry, il direttore del Federal bureau of investigation (FBI), Christopher Wray, la direttrice della US national intelligence, Avril Haines, la presidente della banca centrale europea, Christine Lagarde, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il direttore generale dell’organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus e il direttore generale dell’organizzazione mondiale del commercio, Ngozi Okonjo-Iweala. Vi saranno anche ben 19 governatori di banche centrali.

Le misure di sicurezza

Sono previste massicce misure di sicurezza. Poliziotti e militari, cecchini sui tetti, in tutto saranno 5mila le unità dispiegate dalla federazione svizzera per proteggere i quasi 3mila partecipanti.

Le manifestazioni e la denuncia di Greenpeace

A movimentare il Forum ci saranno anche le solite manifestazioni ‘anti-global’. Al momento sono due le richieste di manifestazioni accettate dalle autorità: quella dei giovani socialisti dei Grigioni, che hanno dimostrato il 15 gennaio, e quella del collettivo ‘Strike Wef’ che organizzerà una marcia anti-capitalismo, per la crisi climatica e contro l’ineguaglianza sociale.

Dei leader che parteciperanno all’evento, molti raggiungeranno Davos con jet privati, come successo già in passato. Greenpeace a tal riguardo ha ricordato come gli aerei privati che hanno trasportato i leader all’ultimo meeting a Davos abbiano emesso una quantità di anidride carbonica pari a quella prodotta da 350mila automobili. L’Ong ha spiegato che il numero di aerei privati circolati tra il 21 e il 27 maggio 2022 (allo scorso meeting, ndr) nella cittadina alpina svizzera è raddoppiato rispetto a quello di una normale settimana. Greenpeace sostiene che le emissioni dei voli di quella settimana sono state quattro volte superiori a quelle che si registrano abitualmente in quella zona.

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Fonte Agi

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