Domenica alle 16 allo stadio Iconico di Lusail va in scena la finale della Coppa del Mondo, Francia-Argentina. Gli occhi sono tutti puntati sulle stelle delle rispettive nazionali: Messi e Mbappé. Ecco numeri e curiosità sul match.
La finale dei mondiali al Lusail Stadium di Doha mette di fronte due attacchi stellari guidati dai loro fenomenali numeri 10, Lionel Messi e Kylian Mbappé. Argentina–Francia mette in scena anche uno scontro generazionale. Il re 35enne contro il principe di 23 anni.
Lionel Messi vs Mbappé
Due modi opposti di essere un leader. Messi è il capitano dell’Albicelste, il fulcro di tutte le azioni argentine. L’enfant prodige dei Blues è più un terminale offensivo dagloi strappi letali, ma entrambi sono un riparo sicuro quando la palla scotta. A Parigi sono compagni di squadra ma non hanno mai avuto un rapporto idilliaco, soprattutto er frizioni legate ai calci di rigore, tutto dissolto in virtù del bene della squadra e dei soldi. Lionel Messi con l’obiettivo di seguire le orme di Diego Armando Maradona e vincere la sua prima coppa del mondo alla sua ultima apparizione, per togliersi un peso dalle spalle e chiudere il viaggio gratificante quanto duro con la nazionale nel miglior modo possibile. Al contrario, Mbappé ha già vinto il mondiale in Russia nel 2018 alla sua prima partecipazione, e ora vuole aggiungere il secondo, eguagliando la precocità di Pelé che raggiunse questo obiettivo alla soglia dei 21 anni. Fino adesso il giocatore di Rosario ha segnato 5 gol e confezionato 3 assist, incantando gli appassionati con passaggi irreali in corridoi che non esistono e glissando gli avversari come fossero birilli. Meno appariscente il francese anche se ugualmente decisivo mettendo a referto 5 gol (senza rigori) e 2 assist.
La sfida tra numeri ‘9’
Con 4 gol e tredici anni di differenza, i due attaccanti Olvier Giroud e Julian Alvarez rientrano nella lista dei giocatori ancora in corsa per ottenere la palma di miglior marcatore del torneo. L’attaccante rossonero ha colto l’opportunità di giocare da titolare grazie all’infortunio rimediato Karim Benzema alla vigilia del Mondiale, sostituendolo ancora una volta come quattro anni fa. A differenza della scorsa esperienza in Russia, in cui non aveva fatto registrare neanche un tiro in porta, il centravanti forte anche del ringiovanimento ottenuto con il Milan sta unendo al suo solito altruismo anche la freddezza sotto porta. Nessuno meglio di lui nel gioco aereo in questa coppa del mondo.
Storia diversa per Julian Alvarez, a cui uno scarico Lautaro Martinez ha consegnato il posto in attacco al fianco di Messi, creando un’intesa vincente. Il ragno che morde a soli 22 anni è pronto a consacrarsi tra i migliori, dopo il passaggio definitivo in estate alla corte di Pep Guardiola. Le qualità di certo non gli mancano, cinico, sempre forte nel pressing, utilizza entrambi i piedi e capace anche di comportarsi da regista offensivo, in poche parole il centravanti ideale di molti allenatori.
Francia-Argentina: il confronto tra gli altri reparti
I portieri
La finale tra Argentina e Francia mette di fronte due delle migliori difese del mondiale: più improntata sulla fisicita’ quella dei Bleus, grande ‘garra’ per l’Albiceleste. Tra i pali due portieri diversi nello stile ma ugualmente efficaci. A difendere la porta della Francia sarà il portiere del Tottenham, Hugo Lloris. Il capitano dei Blues con la finale raggiungerà quota 144 presenze (20ma a una Coppa del mondo) con la nazionale e proverà a regalarsi la soddisfazione di diventare il primo portiere a vincere due mondiali consecutivi con la fascia al braccio.
Carriera opposta per l’estremo difensore dell’Albiceleste Emiliano Martinez, da spettatore in tribuna in Russia nel 2018 a eroe per caso, dopo aver vissuto una carriera in prestito in giro per l’Europa, fino alla grande occasione con l’Aston Villa. Un personaggio atipico, eversivo nell’interpretazione del ruolo e che fa del lavoro e della passione i suoi punti di forza. Il ‘Dibu sogna di vedere il suo idolo e compagno Lionel Messi alzare la Coppa del mondo alla sua ultima apparizione mondiale. Era riuscito nell’impresa di vincere la Coppa America nel 2021 con parate decisive, soprattutto nella lotteria dei rigori contro la Colombia, dove tramite riti propiziatori e giochetti mentali ha ipnotizzato i tiratori avversari.
La difesa
In difesa le coppie centrali sono di altissimo livello e ugualmente solide ma con caratteristiche differenti. Quella francese è composta dal quattro volte vincitore della Champions League Raphael Varane e dal giocatore del Bayern Monaco Dayot Upamecano. Con prestazioni di prim’ordine hanno preso per mano la retroguardia francese risultando praticamente perfetti. Entrambi abili e sicuri nell’impistazione, caratteristica imprescindibile per il calcio di Didier Deschamps.
Sponda Argentina dopo gli errori nel match d’esordio contro l’Arabia Saudita, Nicolas Otamendi e Cristian Romero hanno mostrato tutte la qualità del loro repertorio, compensando il deficit fisico con l’aggressività, e incarnando lo spirito della ‘garra’ Argentina. La vera sfida sarà la contraerea per fermare Olivier Giroud, uno specialista dei colpi di testa che sono il punto debole dei due centrali della Selecion, come emerso dalle sfide con Olanda e Austalia. Un elemento comune alle due coppie sono la capacità di leggere il gioco, l’abilità di pensare in anticipo e di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Sfida ad alta velocità sulla corsia di sinistra della Francia e destra dell’Argentina, tra il treno rossonero Theo Hernandez e la vecchia conoscenza della Serie A Nahuel Molina.
Il centrocampo
I duelli individuali a centrocampo potrebbero essere la chiave per rompere l’equilibrio di una finale. Leandro Paredes e Adrien Rabiot compagni di squadra nella Juventus saranno avversari per una sera. Sfida della gioventù tra due giocatori dal grande futuro, Aurelien Tchouameni e Enzo Fernandez. Pronti anche Antoine Griezmann e Rodrigo De Paul, due centrocampisti dall’indole offensiva riadattati nel compito di tuttocampisti.
In Qatar sono finiti sotto la luce della ribalta due dei giovani più promettenti nel panorama mondiale, Aurelien Tchouameni per la Francia ed Enzo Fernandez con la maglia della Selecion. Un impatto debordante con la loro nazionale tanto da diventare insostituibili, hanno mostrato qualità balistiche, abilità nel fraseggio e facilità nel recuperare palloni. Il francese, insieme a Rabiot, non ha fatto rimpiangere Kante e Pogba, due dei grandi assenti per infortunio.
Fonte Agi