L’Istat ha reso noti i dati dell’inflazione di novembre delle Regioni e di tutte le città monitorate, in base ai quali l’Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica delle territori più cari d’Italia in termini di aumento del costo della vita.
A novembre l’inflazione annua è al +11,8%, dato invariato rispetto al mese di ottobre ma ancora record dal marzo 1984. Lo certifica l’Istat nei dati definitivi dello scorso mese. Dal report si evince che a incidere principalmente sul caro prezzi è l’aumento del costo dell’energia. I rincari, però, variano lungo tutto il territorio nazionale.
Le città più care d’Italia
In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città più care (Tabella n. 1) c’è Bolzano dove l’inflazione, pari a +12,3%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente in media, a 3269 euro su base annua. Al secondo posto Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,1% determina un incremento di spesa annuo di un soffio inferiore, pari a 3268 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Ravenna che con +13,5% ha una spesa supplementare pari a 3262 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto Milano (+12%, +3258 euro), poi Forlì Cesena (+13,3%, 3214 euro), Modena (+13%, 3142 euro). Al settimo posto c’è Varese (+11,7%, +3085 euro)mentre all’ottavo Catania che ha l’inflazione più elevata d’Italia, +15,3%, pari a 3037 euro. Al nono posto Trento (+11,5%, 3010 euro). Chiude la top ten Piacenza, che con +12,4% è la prima città a scendere sotto i 3000 euro di maggiori costi (2997 euro).
La città più virtuosa d’Italia è Potenza, con un’inflazione del 9,2% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1817 euro. Medaglia d’argento per Catanzaro (+10,1%, +1886 euro), al 3° posto Reggio Calabria (+10,5%, +1961 euro).
Seguono, nella classifica delle risparmiose, Campobasso e Ancona entrambe con +2087 euro. Bari è al sesto posto (+12,2%, +2117 euro) seguita da Aosta – la città con inflazione più bassa d’Italia, +8,6% (+2129 euro)-, Caserta (+11%, 2140 euro) e Ascoli Piceno (+11,4%, +2154 euro). Chiude la top ten delle città migliori Brindisi (+13,1%, +2171 euro).
Le Regioni più costose
In testa alla classifica delle Regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +11,8%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3.066 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,4% implica un’impennata del costo della vita pari a 2.949 euro, mentre la Lombardia è terza: qui si registra un +11,2%, pari a un rincaro annuo di 2.910 euro.
La regione più risparmiosa è la Basilicata, +9,1%, pari a 1.762 euro, seguita dalla Puglia (+12,5%, +2.024 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+11,2%, +2.049 euro). La Valle d’Aosta ha, invece, l’inflazione più bassa (+8,7%, +2.153 euro).