Fare il pieno costa di più. Per 50 litri di benzina self-service, si spende circa 1,50 euro in aggiunta rispetto a una settimana fa. Per il diesel, 84 centesimi. L’aumento è frutto delle misure del governo Meloni che fanno però risparmiare allo Stato più di 300 milioni nel mese di dicembre.

I prezzi di benzina e diesel self-service tornano ad aumentare. Ma in modo limitato. Lo mostrano gli ultimi dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Da lunedì 28 novembre a domenica 4 dicembre, i prezzi medi della benzina sono aumentati di tre centesimi al litro con un incremento percentuale dell’1,79%. I rincari per il gasolio sono stati di meno di due centesimi al litro: un incremento di circa un punto percentuale. Il prezzo della benzina torna così a crescere dopo una settimana di calo, quello del diesel dopo più di un mese. Il primo è a quota 1,69 euro al litro, il secondo 1,76.

La riduzione del taglio delle accise decisa dal governo

Il Consiglio dei ministri aveva deciso di intervenire con un decreto legge riducendo di dieci centesimi il taglio delle accise, fissato fino al 30 novembre a 30,5 centesimi di euro al litro per benzina e diesel. Il motivo? Risparmiare su un bonus che premia allo stesso modo ricchi e poveri, considerando inoltre che i prezzi sono lontani dai massimi di marzo, quando la misura fu introdotta.

Secondo un calcolo ripreso da Rai News, su dati del servizio studi del Senato e del servizio bilancio della Camera, la misura è costata allo Stato oltre 5 miliardi di euro fino a metà novembre. Come scrive Il Sole 24 Ore, il rialzo delle accise si tradurrà invece in un gettito aggiuntivo di 317 milioni di euro in più nel mese di dicembre.

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