Il caro energia e il caro bollette restano in cima all’agenda del governo guidato da Giorgia Meloni. Per questo motivo la Manovra 2023 presentata dall’esecutivo a Bruxelles contiene diverse misure incentrate su questi temi. Ecco tutti i dettagli.
Ventuno miliardi di euro – su 35 miliardi totali – per contrastare il caro energia. Questi i numeri della Manovra presentata il 22 novembre da Giorgia Meloni, il cui testo è ora all’esame europeo e del Parlamento italiano. Quali sono queste misure specifiche previste dalla legge di Bilancio? Guardiamole del dettaglio.
Confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette per il primo trimestre 2023
Per il primo trimestre 2023, vengono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, con potenza fino a 16,5 kW, e a quelle con potenza superiore, anche in media e alta (o altissima) tensione, per l’illuminazione pubblica o la ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Per il gas naturale, vengono mantenute inalterate, rispetto all’ultimo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema. È prorogata, per il primo trimestre 2023, l’Iva agevolata al 5% sul gas metano per usi civili e industriali.
Rifinanziato il credito d’imposta per le imprese per il primo trimestre 2023
La misura prevede un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Si tratta di una riduzione delle tasse future che dovranno pagare le aziende che ne usufruiranno. Il contributo sarà pari al 45% (salito dal precedente 40%) delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023 per le imprese energivore, mentre ammonterà al 35% (in aumento rispetto al precedente 30%) per le altre (imprese piccole e attività commerciali). Per quanto riguarda la possibilità per le imprese di rateizzare le bollette fino a 36 mesi, la misura è invece già prevista dal decreto Aiuti quater.
Contributi agli enti territoriali per la spesa energetica e di gas
La Manovra prevede un contributo straordinario per gli enti locali, Comuni, città metropolitane e province, per garantire la continuità dei servizi in un momento di aumento della spesa per l’energia elettrica e il gas. Si calcola che, agli enti territoriali (comprese le risorse per il trasporto pubblico locale), sia destinato circa un miliardo di euro, mentre per il comparto sanità, compresi i costi per l’energia, vengano stanziati circa 2 miliardi.
Pacchetto famiglia: per il bonus sociale si alza la soglia Isee da 12mila a 15mila euro
Per le famiglie più fragili viene prorogato, anche per il primo trimestre 2023, il bonus sociale elettrico e gas. La novità è l’innalzamento della soglia Isee da 12mila a 15mila euro per accedere alle agevolazioni (mentre rimane a 20mila euro la soglia per le famiglie con almeno quattro figli a carico). Per attivare il procedimento per il riconoscimento automatico dei bonus sociali basta presentare, ogni anno, la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e ottenere un’attestazione di Isee entro la soglia fissata. Oppure bisogna risultare titolare di reddito o pensione di cittadinanza. Il bonus spetta anche a chi è in gravi condizioni di salute e a coloro che vivono con persone affette da grave malattia, per i quali è necessario l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali. In questo caso serve fare specifica richiesta a Comuni o Centri di assistenza fiscale (Caf) abilitati.