(Adnkronos) – Il gip di Milano Fabrizio Filice ha disposto l’incidente probatorio sul contenuto del biberon e su altri oggetti di Diana, la piccola di 16 mesi morta di stenti lo scorso 20 luglio e per il cui decesso è in carcere la madre Alessia Pifferi.  

Il giudice che ha accolto la richiesta dei difensori, gli avvocati Solange Marchignoli e Luca D’Auria, ha fissato per il prossimo 28 settembre un’udienza per la nomina dei periti e il conferimento dell’incarico per gli “accertamenti tecnici di natura biologica e chimico-forense sul materiale in sequestro”, tra cui il latte residuo nel biberon per capire se conteneva En, visto che la boccetta dell’ansiolitico era accanto alla culla in cui la bimba è stata trovata senza vita.  

La madre della piccola è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato per aver lasciato sola “nella culletta, per sette giorni continuativi, priva di assistenza e assolutamente incapace, per la tenerissima età, di badare a se stessa, senza peraltro generi alimentari sufficienti e in condizioni di palese ed evidente pericolo per la propria vita” la figlia Diana. Un comportamento che per l’accusa ne ha causato “la morte per stenti e per mancanza del necessario accudimento” con le aggravanti di “aver agito con premeditazione, aver agito per futili motivi e aver commesso il fatto contro la propria figlia minorenne”.  

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