Due trentenni monzesi sono stati identificati e indagati per lesioni volontarie aggravate per la violenta aggressione avvenuta a Brugherio la notte dello scorso primo maggio, ai danni di un 19enne del posto.
Il ragazzo stava camminando con gli amici e la fidanzata in via De Gradi verso via Bergamo intorno all’1.20 della notte, quando un’auto è passata ad alta velocità, sfiorandolo e infrangendo una bottiglia di vetro, le cui schegge hanno colpito le gambe della ragazza. A quel punto il giovane ha inveito contro il veicolo, scatenando la reazione dei due uomini a bordo, che scesi in strada gli hanno puntato un coltello alla gola e lo hanno colpito prima con calci e pugni e poi con un fendente alla schiena, fino a fargli perdere i sensi.
Trasportato in codice rosso all’ospedale San Gerardo, il 19enne è stato ricoverato con una prognosi provvisoria di venti giorni. Alcuni passanti hanno tentato di calmare la situazione, ma l’aggressore che era in possesso del coltello, è tornato all’auto ed estratto dal bagagliaio un bastone in acciaio, con cui ha minacciato chiunque tentasse di intervenire. Dopodiché i due sono scappati in auto, verso corso Milano, mentre una donna che era in loro compagnia si è allontanata a piedi in via Bergamo.
Come sono andate le indagini
I testimoni hanno sommariamente descritto i due aggressori e riferito che l’auto su cui viaggiavano era una Renault di colore chiaro. L’analisi delle immagini dagli impianti di videosorveglianza comunale e di privati hanno confermato la dinamica dei fatti descritta da chi aveva assistito all’accoltellamento e mostrato inoltre come, dopo essersi accaniti contro il 19enne, i due uomini abbiano continuato ad aggredire i suoi amici. La polizia è così riuscita a individuare i presunti responsabili. Nei loro confronti il questore della provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio, che ha sottolineato: “Quanto accaduto deve far riflettere perché non può una serata in compagnia trasformarsi in un grave fatto di sangue con un giovane colpito alla schiena da una coltellata. Ancora una volta, come accertato, ricorre l’abuso di bevande alcoliche che unite ad una parola o ad un gesto di troppo, potevano trasformarsi in tragedia. L’invito è quello di essere sempre consapevoli sia nei momenti di divertimento che di socialità”.
Fonte Adnkronos