L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto una sanzione pecuniaria pari a 5 milioni di euro per una violazione del Codice del Consumo.
L’Antitrust ha sanzionato UnipolSai Assicurazioni e Generali Italia per aver adottato, nella fase di liquidazione dei danni RCAuto, una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo. In considerazione della gravità e della durata della pratica, l’Autorità ha irrogato a ciascuna società una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito. A comunicarlo è l’Authority in una nota. Secondo l’Antitrust, la pratica commerciale è stata realizzata tramite condotte ingannevoli e aggressive.
Le motivazioni dell’Authority
In primo luogo, le due società hanno attuato comportamenti dilatori, ostruzionistici e/o di ingiustificato rifiuto, in relazione all’esercizio del diritto del danneggiato di accesso al fascicolo del sinistro. Risulta, infatti, che UnipolSai e Generali abbiano risposto in ritardo, rispetto ai termini fissati dalla normativa di settore, a numerose istanze di accesso agli atti. Nel caso di Generali, il riscontro e/o il rigetto tardivo delle istanze di accesso ha riguardato anche quelle formulate prima della presentazione da parte della società di una offerta risarcitoria o del suo rifiuto, momento in cui il diritto all’accesso non è ancora sorto in capo al danneggiato.
La compagnia, tuttavia, in questi casi non ha comunicato l’irricevibilità dell’istanza, né ha effettuato l’accesso una volta che l’iter di valutazione del sinistro si è concluso. UnipolSai, invece, in alcuni casi ha dato riscontro alla richiesta di accesso mettendo a disposizione la documentazione presso il proprio Centro di liquidazione, anziché inviandola al richiedente. Al momento di decidere l’ammontare del rimborso, inoltre, le società non fornivano informazioni rilevanti relative alla sua determinazione o alle motivazioni di rifiuto di risarcimento.
Unc: “Bene le sanzioni, ma non è abbastanza”
“Bene, ma la sanzione è decisamente insufficiente. È evidente che questo è uno di quei casi dove si capisce che il legislatore deve togliere l’assurdo tetto di 5 milioni di euro alle sanzioni dell’Antitrust” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il danno per i consumatori in questo caso è davvero notevole e corrisponde a un guadagno delle compagnie assicurative che è frutto di questa pratica ingannevole e aggressiva. Andrebbe previsto per legge che le multe delle Authority debbano sempre superare l’illecito guadagno, altrimenti non possono avere alcuna efficacia deterrente. Invece la class politica sta andando nella direzione opposta e, ad esempio, nel recepire la direttiva (Ue) 2019/2161, si prevede che l’ampliamento delle sanzioni dal 2 al 4 per cento del fatturato non valgano nel caso di violazioni del del Codice del consumo” conclude Dona.
Fonte Adnkronos