Due persone si sono costituite martedì sera alla stazione dei carabinieri di Roma Gianicolese in relazione alla morte del pugile 25enne, avvenuta nella notte tra sabato e domenica nei pressi di un locale della cittadina in provincia di Roma. Si tratta di due fratelli di 21 e 26, portati in carcere a Velletri.
Svolta nel caso del pugile di 25 anni di Aprilia morto in ospedale dopo essere stato accoltellato la notte tra sabato e domenica davanti a un locale ad Anzio. La Procura di Velletri ha disposto due decreti di fermo nei confronti dei fratelli di origine magrebina, di 21 e 26 anni, che martedì si sono presentati alla stazione dei carabinieri di Roma Gianicolense: uno di loro avrebbe confessato di aver colpito il pugile. Il provvedimento, per omicidio in concorso, è stato notificato dagli uomini della squadra mobile, commissariato di Anzio e carabinieri. I due fratelli attualmente si trovano nel carcere di Velletri in attesa della convalida del gip.
Padre del pugile arrestato
Domenica, il padre del 25enne ucciso ha accoltellato due addetti alla vigilanza del locale in cui è avvenuta l’aggressione, ascoltati in commissariato dopo i fatti di sabato notte. L’aggressione è avvenuta davanti al commissariato. L’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere dell’accusa di duplice tentato omicidio.
Il messaggio dellaFederazione Pugilistica italiana.
“Ciao Leonardo. Rip Campione”. È il messaggio di cordoglio dedicato alla vittima sulla sua pagina Facebook dalla Federazione Pugilistica italiana. Appena 17enne, intervistato da una rivista specializzata, diceva: “A me il pugilato piaceva fin da quando avevo 10 anni. Mio padre frenava un po’ perché ero troppo piccolo ancora, ma a 14 anni ho disputato il primo match”.