La prossima settimana le temperature si alzeranno ancora, con picchi fino a 41° C. A farne le spese sarà soprattutto il Nord, ma non solo. Preoccupa anche l’assenza di precipitazioni: non ne sono previste di significative fino alla fine del mese. L’Italia non è l’unico Paese in queste condizioni.

Le previsioni meteo

Non ci siamo lasciati ancora alle spalle il caldo anomalo di questa stagione. Secondo IlMeteo.it, da lunedì 18 luglio l’anticiclone africano ribattezzato Apolicalisse4800 infiammerà la penisola facendo impennare le temperature. Si attendono picchi di 39-41°C a partire da mercoledì, e per tutto il resto della settimana. Le aree più colpite saranno le pianure del Nord, i settori tirrenici di Toscana Lazio, Sicilia, Sardegna e Puglia.

Secondo quanto prevedono i meteorologi, queste condizioni potrebbero accompagnarci fin quasi alla fine del mese e sono preoccupanti anche per i possibili impatti sul fronte siccità. In questo periodo, non dovrebbero esserci perturbazioni significative.

Gli effetti di questo clima sono sotto gli occhi di tutti. Secondo un’elaborazione di Coldiretti, la siccità ha decimato i raccolti e, dall’inizio del 2022, dall’inizio dell’anno si è già verificato più un quarto di tutti gli incendi scoppiati nell’intero 2021, quando il Paese venne devastato da ben 659 tempeste di fuoco di dimensioni significative secondo i dati Effis. Si stima che ogni rogo costi agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro, fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica, e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni.

La situazione nel resto d’Europa

L’Italia non è l’unica a fare i conti con questo caldo eccezionale. Nel Regno Unito è stato emesso un allarme rosso per il caldo estremo che riguarda le giornate di lunedì e martedì prossimo, e un’area che comprende Londra, Manchester e York. Il portavoce del Met Office Grahame Madge ha spiegato che si tratta di “una situazione potenzialmente molto seria”, con una probabilità del 50 per cento che le temperature raggiungano i 40° C.

In Spagna e Portogallo, le alte temperature hanno invece favorito diversi roghi. Secondo Il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschi della Commissione europea, dal primo gennaio al 16 luglio, negli Stati membri sono andati in fiamme complessivamente 346mila ettari di aree boschive, una superficie più grande dell’intera Valle d’Aosta (326mila ettari). L’area finita in fumo è il triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni, che nello stesso arco di tempo è pari a 110.350 ettari.

Il bollettino del ministero per domenica 17

In attesa di fare i conti con questa nuova ondata di caldo anomale, domenica alcune persone potranno godersi temperature più miti. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, cinque città avranno il bollino verde: Ancona, Bari, Cagliari, Pescara e Venezia. In altre 15 è previsto il bollino giallo, mentre sarà arancione a Frosinone, Genova, Rieti, Roma e Viterbo, e rosso a Firenze e Perugia. Come si legge sul sito, questo livello di allerta indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

Fonte Adnkronos

The post Ondate di calore: cosa ci aspetta nei prossimi giorni appeared first on upday news – Le notizie dall’Italia e dal mondo.

Source link