Arrivato all’ospedale Borgo Trento venerdì pomeriggio in condizioni cliniche già gravissime e ricoverato nel reparto di Neurorianimazione, al 15enne era stato diagnosticato il danno cerebrale irreversibile dopo due giorni in terapia di supporto massimale”. 


“Concluse le sei ore di osservazione previste dalla norma, la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha confermato la morte cerebrale del quindicenne di Vago di Lavagno. Il ragazzo era arrivato in condizioni disperate dopo che la madre gli aveva sparato e aveva rivolto l’arma contro se stessa subito dopo.

All’accertamento della morte cerebrale segue così la sospensione di tutte le terapie e dei supporti per le funzioni vitali. Il padre ha espresso la volontà alla donazione degli organi ed è stata data l’autorizzazione all’espianto”. È quanto si legge nella nota dell’ospedale Borgo Trento di Verona.