11 settembre 2001 – 11 settembre 2021. Sono trascorsi venti anni dall’attacco terroristico più famoso della storia, di cui conserviamo ancora negli occhi le immagini terrificanti di distruzione e morte, un evento divenuto simbolo del crollo della sicurezza della civiltà occidentale e globalizzata, messa in ginocchio dai nuovi promotori dell’ennesima guerra santa della storia dell’umanità. La costruzione della memoria collettiva, seppur contemporanea, è opera che il Teatro e la Cultura devono assolvere: un impegno che Raizes Teatro, compagnia per i diritti umani con sede a Palermo che vanta numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, vuole adempiere presentando “11 settembre – Venti anni dopo”. L’appuntamento è per sabato 11 settembre 2021, alle ore 20.30, in piazza Verdi, di fronte al Teatro Massimo, piazza che è ormai diventata la seconda casa della compagnia.
Gli artisti di Raizes daranno vita ad una site specific performance pensata appositamente per la ricorrenza. In scena, oltre ai performer di Raizes, anche Mamadou Dioume, attore e pedagogo franco-senegalese già protagonista del Mahabarata di Peter Brook e membro del suo centro di ricerca. “La costruzione della memoria è opera antica, che passa di bocca in bocca attraverso il racconto: è quello che faremo in piazza, dove siamo tutti uguali e non esistono distinzioni di ordini e palchi – dice Alessandro Ienzi, regista palermitano e direttore di Human Freedom 21 -. Molti dei performers in scena sono nati dopo l’11 settembre, lo conoscono dai video e dai racconti. Ecco la magia della memoria, giunge ai posteri viaggiando attraverso le membra e le voci dei cantastorie.”
Un viaggio tra musica, parole, canti e movimento scenico ricostruirà gli attimi che hanno preceduto l’attacco, lo scontro dei voli di linea contro le torri e il loro crollo; la fuga della gente per strada colma di polveri e assordata dal rumore delle sirene, una babele di lingue che si intrecciano, strette dalla stessa paura della morte, i messaggi di coloro i quali si trovavano sui voli dirottati, le chiamate piene di amore verso i familiari e di terrore per una fine che si avvicina. Nel corso dell’evento, patrocinato e prodotto da Raizes Teatro e da Global Campus of Human Rights, dall’International Human Rights Art Festival e dall’Alloro Fest, saranno commemorati tutti gli agenti di Polizia e i Vigili del Fuoco che hanno perso la vita il 9/11 e nelle diverse stragi nel corso della storia. “ Personalmente appartengo alla generazione del muro di Berlino, come tutti i nati a ridosso o poco dopo la caduta del muro. Tuttavia con l’inizio del nuovo millennio, e con 9/11 è nata la nuova generazione della rivoluzione tecnologica e telematica, la generazione della paura liquida, senza fonte, in cui tutto è terrore e pericolo, la generazione della massima sicurezza e della solitudine. Che mondo desideriamo per i prossimi venti anni? è tempo di riflessione”, conclude Ienzi. Lo spettacolo sarà live sui canali di Raizes Teatro.