Il vino di serpente, come suggerisce il suo nome, non è altro che una bevanda alcolica all’essenza di serpente. La preparazione più comune di questo prodotto avviene mettendo un serpente velenoso – anche ancora vivo – in una bottiglie di vino di riso o un altro alcolico. Per mesi, poi, la bottiglia viene lasciata lì, in modo che il serpente possa rilasciare la sua essenza.

Un’altra preparazione avviene tagliando la testa del serpente e versano il suo sangue direttamente nel bicchiere con l’alcol. Si tratta, ovviamente, di pratiche dal dubbio valore morale, anche perché a volte si usano serpenti a rischio di estinzione.

Il veleno del serpente, interagendo con l’alcol, viene scomposto e reso inoffensivo. Ciò che rimane è un retrogusto molto particolare.Il vino di serpente si trova per tutta l’Asia Sud-Orientale. Viene venduto nelle bancarelle sulla strada e nei mercati.

Allo Snake Valley di Taipei (prima conosciuto come Huaxi Street Tourist Night Market), i venditori ambulanti si offrono di tagliare un serpente davanti a te, per offrirti il suo sangue dentro un bicchiere di liquore. Ma i viaggiatori descrivono questa pratica come un crudele riletto di un’era passata.

Alcuni serpenti, anche se è raro, possono sopravvivere nella bottiglia per mesi. Si pensa che questo sia dovuto alla loro capacità di ibernarsi, e il problema è che sono pronti a mordere qualsiasi cosa li svegli. In passato, una donna è stata morsa da un serpente che era rimasto per tre mesi nell’alcol.

Per il resto, le proprietà benefiche del vino di serpente non sono ancora provate.

Fonte: wonews.it

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