‘SE NON PRESENTA IL GREEN PASS SANZIONERÒ ANCHE BARBERO’ – GIAN CARLO AVANZI, RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE, RIMETTE A POSTO IL MEDIEVALISTA CHE HA FIRMATO UN APPELLO CONTRO IL CERTIFICATO NEGLI ATENEI: “È UNA SUA POSIZIONE PERSONALE. DA LUI NON ME LO ASPETTAVO. SERVE A TUTTI UN BAGNO DI REALTÀ. MI AUGURO CHE RISPETTI LA LEGGE, DIVERSAMENTE APPLICHERÒ LE SANZIONI FINO ALLA SOSPENSIONE SENZA STIPENDIO…”
Barbara Cottavoz per “La Stampa”
Lo storico più noto della televisione e il rettore con il camice bianco del pronto soccorso sono divisi dal Green Pass. Il medievalista Alessandro Barbero è uno dei 300 accademici che hanno firmato il documento contro il certificato verde e il capo dell’Università del Piemonte Orientale in cui insegna, Gian Carlo Avanzi, commenta: «Da lui non me lo aspettavo. Serve a tutti un bagno di realtà».
Barbero, grande divulgatore e autore di numerosi libri, ha siglato «L’appello dei docenti universitari contro la natura discriminatoria del Green Pass» e il suo rettore, che ha vissuto tutta la pandemia in prima linea come direttore del pronto soccorso di Novara, avverte: «Il documento rappresenta la sua posizione personale, non quella dell’ateneo – sottolinea Avanzi -. Spero che la notorietà del professor Barbero non porti confusione sulla necessità di vaccinarsi e di utilizzare strumenti come il certificato verde: sarebbe un rischio che non possiamo permetterci in questa fase dell’emergenza. Lo dico come rettore costretto a chiudere l’università per mesi e come medico che ha visto quello che il Covid fa alle persone».
E aggiunge: «Mi auguro sia solo una dichiarazione di principio e il comportamento rispetti la legge adeguandosi alla presentazione del Green Pass per entrare in università – conclude il rettore dell’Upo -. Diversamente applicherò le sanzioni previste fino alla sospensione senza stipendio».
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