POSTA! – CARO DAGO, JEAN PAUL BELMONDO HA SCELTO IL MOMENTO GIUSTO PER LASCIARCI: NON È UN BEL MONDO – INCENDIO NEL GROSSETANO, EVACUATI 20 APPARTAMENTI A CAPALBIO. PRIMA MILANO, POI TORINO E ADESSO QUESTO. SI SON MESSI D’ACCORDO PER BRUCIARE QUALCOSA OGNI 4-5 GIORNI?

jean paul belmondo una donna e' una donna jean paul belmondo una donna e’ una donna

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, Jean Paul Belmondo ha scelto il momento giusto per lasciarci: non è un bel mondo.

 

Ugo Pinzani

 

Lettera 2

Caro Dago, l’autore della strage in Florida: “Guidato da Dio e da visioni”. Bisogna scegliere operatori telefonici seri, altrimenti ti rifilano sim che ti mettono in contatto chissà con chi…

 

A.B.

 

Lettera 3

incendio torre del moro milano 3 incendio torre del moro milano 3

Caro Dago, incendio nel Grossetano, evacuati 20 appartamenti a Capalbio. Prima Milano, poi Torino e adesso questo. Si son messi d’accordo per bruciare qualcosa ogni 4-5 giorni?

 

Nereo Villa

 

Lettera 4

Caro Dago, a scatenare il rogo nel grattacielo di Milano potrebbe essere stato “l’effetto lente”: bottiglie lasciate sul balcone che avrebbero innescato l’incendio dopo aver bruciato dei rifiuti. Bingo. Praticamente anche questo può essere imputato all’ormai mitico riscaldamento globale!

 

Bobby Canz

 

Lettera 5

Caro Dago, durante un controllo in 27 esercizi commerciali autorizzati alla vendita di cannabis light, la guardia di finanza di Milano ha sequestrato 14 chili di marijuana con un contenuto di principio attivo superiore ai limiti previsti dalla normativa (che sono dello 0,5%). Eccolo là. Meno male che liberalizzando la droga si risolve il problema di chi ha questa dipendenza…

 

Lino

 

Lettera 6

incendio torre del moro milano 4 incendio torre del moro milano 4

Qualcosa nella vicenda non è molto chiaro, e se il fuggitivo mancato raccontasse una parte di verità? Leggo che la procedura per riscuotere vincite superiori a 10000 euro è di recarsi presso un istituto di credito autorizzato che valida la vincita verificando un certo codice a barre sul tagliando e conferma dove lo stesso è stato venduto.

 

Inoltre, la tabaccheria dove è avvenuto l’episodio è proprio quella gestita dai familiari dell’attuale accusato, già accusato in passato di reati legati al denaro.  La signora si è trasferita in un luogo segreto per paura di ritorsioni ed ha già arruolato un team di avvocati per incassare la vincita…forse dobbiamo aspettarci altri colpi di scena in una versione aggiornata delle commedie eduardiane.

GV

green pass sui trasporti pubblici 1 green pass sui trasporti pubblici 1

Lettera 7

Caro Dago, Afghanistan, Di Maio: “Valutiamo presenza congiunta a Kabul con partner con funzioni prevalentemente consolari e che serva da punto di contatto immediato. Un nucleo formato da funzionari di più Paesi sotto l’ombrello dell’Ue o della Nato”. A casa dei talebani? Ma non hanno altro da fare che rendersi ridicoli?

 

Cocit

 

incendio torre del moro milano 1 incendio torre del moro milano 1

Lettera 8

Caro Dago, Green Pass, la Lega ritira tutti gli emendamenti, niente voto di fiducia. Semplice, no? Dai la cera, togli la cera, dai la cera, togli la cera…

 

J.R.

 

Lettera 9

Dagovski,

 

Non è un paese per vecchi (col gratta e vinci).

 

Aigor

 

Lettera 10

JEAN PAUL BELMONDO JEAN SEBERG - FINO ALL ULTIMO RESPIRO 2 JEAN PAUL BELMONDO JEAN SEBERG – FINO ALL ULTIMO RESPIRO 2

Caro DagoSpecchio,

 

in Italia prospera una categoria di individui, AB Allegra Brigata, costituita da giornalisti, aspiranti tali, filosofi, influencer, seminfluencer, politici decotti, politici inutili, e compagnia bella che popola le tv (soprattutto i talk), sguazzando nelle miserie (e non sono poche) di questo povero Paese. Costoro riescono a vivere, senza lavorare, con lo stesso sistema usato in natura dalla nota categoria di mosche che si posa sulla m …. armellata.

 

Mikkke

 

Lettera 11

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

Mitico Dago,

 

ringrazio Martina Pennisi per la gentile ed educata replica, ma devo puntualizzare che il senso del suo articolo era “i grandi giganti del digitale combattono lo shortage globale producendo in casa”.

 

A parte che il senso del suo articolo era “facciamo da soli”, senza far capire al lettore che il “facciamo” era la sola progettazione, ma anche così non vedo proprio come progettare in house possa “ridurre la concentrazione e accelerare la catena di approvvigionamento” (parole sue), visto che gli impianti produttivi, specialmente quelli che producono i chip più sofisticati sono pochi, e gli slot produttivi su alcune particolari linee sono ambitissimi.

 

Intel e Apple, ad esempio, sono state le prime aziende (e chissa’ quanto hanno pagato!!!) ad assicurarsi la produzione dei chip con distanza fra i transistor a 3 nanometri, che solo TSMC nel mondo ha raggiunto.

 

MARIO DRAGHI CON ANGELA MERKEL MARIO DRAGHI CON ANGELA MERKEL

Per fare un confronto, i processori prodotti in casa dell’ultima generazione di Intel, che equipaggiano tutti i nuovissimi computer che si possono acquistare nei negozi e nei centri commerciali, sono prodotti con tecnologia a 10 nm, c’e’ praticamente un abisso.

 

Ora… se Google progetta il suo nuovo e scintillante chip Tensor a 5 nm, chi glielo può produrre?

SI fa presto a farsi fare un preventivo, perche’ (a mia conoscenza) solo TSMC a Taiwan e Samsung in Corea hanno la capacità di produrre questi chip.

Sarà infatti Samsung a produrre il Tensor di Google. La stessa Samsung che ha prodotto fino a qualche anno fa i SoC che equipaggiano gli iPhone.

Da qualche anno i System on Chip di Apple per  iPhone sono prodotti da… sorpresa: TSMC (sempre lei!).

joe d'amato joe d’amato

 

Ad Maiora

Lele

 

Lettera 12                                                    

Caro Dago, Germania, Angela Merkel: “Queste elezioni sono particolari, perché avvengono in un tempo difficile. E non è un dato indifferente chi governerà questo Paese”. Se i media internazionali non hanno raccontato balle, essendo la Cancelliera adorata da tutti il suo erede,  Armin Laschet, dovrebbe avere un grosso vantaggio sugli altri…

 

Ezra Martin

 

Lettera 13

Caro Dago, complimenti per aver riportato un articolo sul grande Joe D’Amato. Tuttavia non capisco cosa ci fosse di ambizioso nel film Endgame, era una pellicola del genere post atomico permeata da una povertà sconfortante. L’unico ad aver fatto film post atomici di livello, in Italia, fu il grande Enzo G.Castellari. Di Joe D’Amato e bello citare la sottovalutata parodia di “Nove settimane e mezzo”, ossia “Eleven Days, Eleven Nights”.

Cordialità.

ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

Tiziano Rapanà

 

Lettera 14

Caro Dago, Istat: “A causa del Covid la speranza di vita degli italiani cala di 1,2 anni”. Però così aumenta la speranza di vita dell’Inps…

 

Theo

 

Lettera 15

Caro Dago,

A Torino si è iniziato con un buono caffè (offerto da Lavazza) a coloro che si vaccinavano alla Nuvola. Poi il gelato offerto ai ragazzi che partecipavano agli Open Day al Valentino.

Ora la regione Piemonte propone (agli Over 60) un check up gratuito. Tra alcuni Over 60 (i più testoni) si mormora che la prossima offerta per farsi vaccinare potrebbe essere una VW Golf 130 CV oppure un monolocale a Varigotti.

joe d'amato 7 joe d’amato 7

 

Franco Passamonte

 

Lettera 16

Capisco che Dagospia sia schierato contro i cittadini di serie b (cacciari barbero e altri) ma osannare le farneticazioni di una scribacchina di repubblica è fuorviante. Fa vaccinare un giovane e poi parla di ricovrri per altre patologie senza rispetto er i decessi da vaccino non ultimo camilla canepa. Secondo report di aifa ds dicembre 2020 a luglio 2021 risultsno 2,4 morti dopo vaccino al giorno. Meditate sacerdoti dell’inoculazione forzata.

roman pastore roman pastore

 

Lettera 17

Caro Dagos, siccome cose importanti di cui occuparsi ne mancano, essendo quelle di routine pandemica in cui c’è poco da discutere già appaltate ai tormentoni che soffocano ogni dibattito libero in una placca dorata di conformismo che condanna al barbecue chi obietta, attirandosi, infine, reprimende quirinalizie, tutti addosso al giovanissimo candidatosi con Calenda: un arrivista che, sotto gli auspici dell’Audemar Piguet al polso cui è già arrivato, vorrebbe tenere in pugno chissà quali sorti arraffa-arraffa.

 

draghi merkel draghi merkel

Oddio, che cattivo gusto! Tutti a fare sfoggio di saggezza della vita politica e saccenza mondana, etica del consumo e del merchandising dell’autopromozione elettorale: materie in cui Iano Raimo, naturalmente, stileggia, mentre Maso Montanari non si è ancora pronunciato e Cola Fratoianni si è astenuto.

 

Quando si tratta di redditi, yacht, barchini, dolce vita e conto in banca dei cosiddetti radical-chic, invece, la coerenza di esecrandi e censori mette il silenziatore: perché, si sa, è sempre solo e tutta cattiveria del gusto di chi sta fuori del pomerio delle virtù repubblicane.

 

roman pastore roman pastore

Il popolame congenito e il coattume acquisito con modica spesa al supermarket all’angolo o appena svoltato a Destra sociale, invece, tra sfoggio di ricchezza e sfoggio di morale, non può permettersi neppure il lusso di mandare a ramengo: né in quale ordine di uscita dalle scatole. Il vero lusso, sempre più raro e costoso e fuori mercato delle idee, è la normalità: sempre più oggetto di una nostalgia anch’essa vintage.

Raider

 

Lettera 18

Caro Dago, la ministra Mara Carfagna: “Sui vaccini il centrodestra non deve avere ambiguità”. Ma è il vaccino a essere ambiguo. Dopo due dosi anziché immunizzare si spegne in breve tempo come una candela.

 

G.S.

 

MARA CARFAGNA 3 MARA CARFAGNA 3

Lettera 19

Caro Dago, non ho la presunzione di essere Bettini che ogni giorno ha due o tre ricette (contrastanti) per risolvere i problemi degli italiani, mi spingo solo ad una riflessione sul famoso reddito di cittadinanza. La misura ha una validità e necessità di fondo per contrastare la povertà, ma è socialmente e economicamente scorretto non prendere atto dei tanti, troppi difetti.

 

luigi di maio e la crisi in afghanistan meme 4 luigi di maio e la crisi in afghanistan meme 4

È innegabile che qualche indigente ne abbia usufruito ma forse sono più numerosi i truffatori,  a parte gli interventi della Gdf che ne scopre decine al giorno, basterebbe sentire le cassiere di supermercati per avere un quadro esauriente sui percettori. Poi certo i grillini non mollano, grazie a questa “invenzione” sono andati in parlamento in 300, e sperano che mantenendolo così il miracolo si ripeta…

FB

 

Lettera 20

Caro Dago, Afghanistan, il ministro Di Maio: “Rischio di flussi migratori più ampi”. Dipende da quanto apriamo la porta. Se la spalanchiamo solo un idiota rinuncerebbe a venire. Se facciamo come l’Ungheria, arriveranno poche centinaia di profughi.

 

Yu.Key

 

roman pastore roman pastore

Lettera 21

Caro Dago, vaiolo, difterite, poliomielite, tetano, epatite B… L’obbligatorietà vaccinale non sarebbe certo una novità nel nostro Paese. Sì, ma quelli erano vaccini testati a lungo, mica una roba da piccolo chimico come questo per il Covid. Che infatti a nove mesi dall’inizio dell’utilizzo, necessita in media di un richiamo ogni 3 mesi. Scommettiamo che a dicembre si parlerà di una quarta dose?

 

A.Reale

 

Lettera 22

Caro Dago, Mario Adinolfi si è arrabbiato perché il film sull’orrendo eccidio del Circeo appena presentato a Venezia è stato intitolato “La scuola cattolica”. Beh, l’avessero intitolato “Aspettando Bergoglio”, magari si arrabbiava qualcun altro…

 

Federico

 

MARIO ADINOLFI MARIO ADINOLFI

Lettera 23

Caro Dago, Covid, il commissario Figliuolo: “Preoccupano 50-59enni non ancora vaccinati”. E invece i vaccinati che hanno bisogno di una terza dose, no: tutto normale?

 

Giacomo Francescatti

 

Lettera 24

d’Ago,

 

Proprio non riesci a capire che semicolti come te o come quello che cura la posta del cuore sul Corriere non sono nella posizione di ‘spennare’ proprio nessuno – figurarsi Cacciari o Barbero.

Lungi dall’accettare acriticamente qualsiasi cosa sostengano, sul GP i due dicono cose assolutamente sensate – se capite.

 

MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL

E, ancora una volta, noto che non si risponde nel merito ma ci si limita a blaterare di un presunto ritardo ipocrita dei docenti universitari: toccherebbe agli accademici alzare la mano sull’obbligo di GP nei ristoranti? I ristoratori non hanno forse le loro associazioni di categoria per ‘difendersi’, se vogliono?

 

In ogni caso, stai pure tranquillo, non sarà certo un codice QR a salvare l’umanità o a sanare il fallimento delle nostre vite scialbe – che sprechiamo imbrattando fogli di quotidiano o narrando le imprese di qualche attricetta di film a luci rosse. Nell’abisso della stupidità imperante la sopravvivenza zoologica è solo un dettaglio: state portando avanti una ridicola guerricciola di retroguardia mentre la civiltà tramonta.

alessandro barbero 4 alessandro barbero 4

 

Stammi bene,

G. Arditi

 

Lettera 25

Caro Dago, scuola, «Al banco la mascherina chirurgica è indispensabile laddove non sia possibile il distanziamento di un metro, è fortemente raccomandata in ogni situazione». Giravolta a 180 gradi del titolare dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che solo la scorsa settimana aveva annunciato che gli alunni sarebbero tornati in classe senza mascherina per “sorridere tutti assieme”. E invece sorridiamo noi, per la figuraccia rimediata dal ministro che in quanto a competenza sembra la versione maschile di chi lo ha preceduto: Lucia Azzolina.

 

Gian Morassi

mario draghi patrizio bianchi mario draghi patrizio bianchi

 

Lettera 26

Dago colendissimo,

 

non sarebbe il caso di cominciare a pensare di sopprimere le università? Fossero solo quasi praticamente inutili, ma sono pure deleterie. Il manifesto con cui graziosamente – dall’alto della loro superiorità intellettuale – un nutrito gruppo di professori ci informa dell’orrore del green pass mette in evidenza l’ennesima sacca di autoreferenzialità nel Paese dei balocchi. Non avendo obbligo alcuno di rapportarsi alla realtà, possono dedicarsi alla massima espressione del costume nazionale: il cazzeggio.

 

alessandro barbero 8 alessandro barbero 8

Mentre non hanno consapevolezza degli effetti devastanti del Covid, i professori impegnano le loro migliori energie intellettuali nel disquisire, cavillare, dissertare, ragionare, approfondire, etc. Coccolati dai giornaloni-media. Dall’alato dibattito ovviamente non scaturisce niente su come conciliare il no green pass con la gestione del Covid. Non fa parte dei loro compiti: l’importante è la diagnosi, la cura tocca a qualcun altro! È bastato un caso reale (il virus) per comprendere come l’intellighenzia de’ noantri – adusa a sproloquiare spesso sui massimi sistemi – non tenga il confronto con le avvedute casalinghe che hanno provveduto a difendere le loro famiglie.

 

Ma se questi sono i professori, cosa dobbiamo aspettarci dagli studenti?

 

Per coloro i quali si interrogano sulle cause del declino del paese sarebbe ora che comincino a valutare il fattore “melassa teorica” sparsa a piene mani nelle università.

 

Saluti da Stregatto (dal Paese dei balocchi)

 

MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE

Lettera 27

Dago, il suddetto Barbero, che non sopporto per i suoi sorrisi, per il suo autocompiacimento e per darmi l’impressione, col suo gesticolare, di tirare la catenella dei vecchi sciacquoni, ebbene il suddetto accumula le gaffes : ultimamente ha negato che sia mai esistito un Regno d’Israele che, secondo lui « non è mai esistito se non nella forma di alcuni poveri nomadi, un po’ straccioni, che vagavano qua e là «

No comment !

 

https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=70&id=82664

 

L’antica Israele e il passo falso dello storico Barbero

 

Laura F.

 

Lettera 28

virginia raggi giuseppe conte virginia raggi giuseppe conte

Caro Dago,

 

il Fatto Quotidiano di ieri riporta a pag. 3 la seguente frase che sarebbe stata pronunciata da Conte domenica scorsa alla festa de Il Fatto Quotidiano  “A Primavalle non abbiamo presentato candidati per non favorire Palamara”.

 

A me pare che questa frase possa essere inserita di diritto nella rubrica che appare ogni lunedì sul Fatto Quotidiano a firma di Marco Travaglio intitolata “Ma mi faccia il piacere”.

 

Mi sbaglio ?

GIUSEPPE CONTE ALLA FESTA DI COMPLEANNO DELLA RAGGI GIUSEPPE CONTE ALLA FESTA DI COMPLEANNO DELLA RAGGI

 

Va anche segnalato che nella stessa occasione  Conte ha evidenziato come i 5S si trovino in difficoltà nelle elezioni locali.

 

Ma se nelle elezioni locali i 5S sono in difficoltà e in quelle politiche non si presentano per non favorire Palamara e, come ha detto ancora Conte, “per non dividere l’area del centrosinistra, visto che il PD ha presentato un suo candidato.” e considerato che il problema di dividere l’area del centrosinistra ci sarà sempre ad ogni elezione anche in futuro perché in ogni collegio elettorale ci sarà sempre un candidato PD, dobbiamo forse pensare che il M5S a guida Conte non presenterà alle politiche candidati propri, sempre per non dividere l’area del centrosinistra come ha fatto a Primavalle, e si limiterà a fare il portatore di voti per il PD ?

MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE

 

Per non “dividere l’area del centrosinistra”  (chi non ricorda il motto originario del M5S che ad ogni piè sospinto dichiarava “né con la destra né con la sinistra”  ?) vedremo sparire il M5S ?

 

Ma c’è una logica nelle affermazioni di Conte ?

 

Pietro Volpi

 



Redazione Dagospia