“MI SUONANO, DEVO ANDARE VIA DALL’ALBERGO” – ATTIMI DI PAURA PER LA GIORNALISTA CECILIA SALA A KABUL: POCO PRIMA DI COLLEGARSI CON LA7, VIENE AVVISATA DELL’ESPLOSIONE DI DIVERSI COLPI DI MITRAGLIATRICE CONTRO L’HOTEL ED È COSTRETTA A SCAPPARE – INTANTO I TALEBANI ANNUNCIANO IL GOVERNO: I POSTI PIÙ IMPORTANTI A JIHADISTI E TERRORISTI RICERCATI DALL’FBI E NESSUNA DONNA. MOHAMMAD HASAN AKHUND, NELLA LISTA ONU DEI TERRORISTI, È STATO NOMINATO PRIMO MINISTRO… – VIDEO
1. COLPI DI MITRA CONTRO IL SUO HOTEL A KABUL, SCATTA L’ALLARME E LA GIORNALISTA LASCIA LA DIRETTA TV
cecilia sala scappa dall’albergo a kabul 1
Il video mostra gli attimi di paura vissuti dalla giornalista Cecilia Sala quando, poco prima di collegarsi in diretta tv su La7, viene avvisata dell’esplosione di diversi colpi di mitragliatrice contro le finestre dell’hotel in cui soggiornava, sparati dai talebani che disperdevano la manifestazione di donne contro il Pakistan e a favore della resistenza nel Panshir.
2. AFGHANISTAN, I TALEBANI ANNUNCIANO IL NUOVO GOVERNO, DOMINATO DALLA VECCHIA GUARDIA
I posti più importanti a jihadisti e terroristi ricercati dall’Fbi e nessuna donna: dopo diversi giorni di incertezza, i talebani hanno sciolto le riserve sui primi nomi del nuovo governo ad interim. L’annuncio è arrivato dal principale portavoce, Zabihullah Mujaahid, in una giornata in cui si sono registrate nuove proteste nelle strade. Il mullah Mohammad Hasan Akhund, nella lista Onu dei terroristi, è stato nominato primo ministro ad interim del nuovo governo «provvisorio» dei talebani. Suo vice il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore del movimento, negoziatore con gli Usa a Doha e capo politico in pectore del gruppo. Lo ha reso noto in conferenza stampa il portavoce degli studenti coranici Zabihullah Mujahid (nella foto sopra) che ha comunicato i primi nomi del nuovo esecutivo afghano.
Il mullah Yaqoob, figlio del fondatore dei talebani, il mullah Omar, sarà ministro della Difesa mentre Sirajuddin Haqqani, ricercato dall’Fbi, ricoprirà l’incarico di ministro dell’Interno. Agli Esteri Amir Khan Muttaqi, alto ufficiale già ministro in passato (Istruzione e cultura) e negoziatore a Doha. Si profila dunque un governo dominato dalla vecchia guardia talebana.
Le altre nomine
A completare il nuovo governo dei Talebani sono il Mullah Hidayatullah Badri nel ruolo di ministro delle Finanze, Shaykhullah Munir titolare dell’Istruzione, Sher Muhammad Abbas vice ministro degli Esteri e Khalil-ur-Rehman Haqqani ministro dei Rifugiati. Qari Fasihuddin è stato invece scelto come capo di Stato Maggiore dell’esercito.
Agenda
Il nuovo esecutivo «dovrà affrontare i problemi immediati, soprattutto la povertà», ha detto il portavoce Mujahid, dopo avere annunciato la lista dei ministri. «Il problema della sicurezza è risolto, perché non c’è più la guerra», ha aggiunto.
Il nuovo premier
Originario di Kandahar, Hasan Akhund guida da vent’anni il Consiglio direttivo (Rahbari Shura) del movimento. Dal 2001 è considerato uno dei «più pericolosi terroristi talebani» dalle Nazioni Unite, sanzionato dal Consiglio di sicurezza, ed è considerato un terrorista anche dall’Ue e dal Regno Unito. Il mullah è stato ministro degli Esteri sotto il regime dei talebani tra il 1996 e il 2001, governatore di Kandahar e consigliere politico del mullah Omar, di cui era uno stretto collaboratore.
Il vicepremier
Il vicepremier Abdul Ghani Baradar, nato nel 1968 nella provincia di Uruzgan (Sud), cresciuto a Kandahar, considerato il genero del mullah Omar, ha combattuto contro i sovietici negli anni ‘80. E’ stato liberato su richiesta degli americani nel 2018 e ha firmato gli accordi di Doha. Baradar è considerato l’artefice della vittoria militare del 1996, quando i talebani presero il potere. Nei cinque anni di regime talebano, fino al 2001, ha ricoperto una serie di ruoli militari e amministrativi e quando l’Emirato cade, occupa il posto di vice ministro della Difesa. Nel 2010, quando è stato arrestato a Karachi, in Pakistan, Baradar era allora il capo militare dei talebani. Durante il suo esilio, durato in tutto 20 anni, ha saputo mantenere la leadership del movimento. Ascoltato e rispettato dalle diverse fazioni talebane, è stato successivamente nominato capo del loro ufficio politico, stabilito in Qatar, da dove Baradar ha portato avanti i negoziati con gli americani, che hanno portato al ritiro delle forze straniere dall’Afghanistan e ai fallimentari negoziati di pace con il governo afghano.
All’Interno
Sirajuddin Haqqani, capo del dicastero dell’Interno,è il numero 2 dei talebani e il leader della potente rete che porta il nome della sua famiglia. La rete Haqqani, fondata dal padre come jihad anti-sovietica, è ritenuta terroristica da Washington, che l’ha sempre considerata una delle fazioni più pericolose per le truppe Usa e Nato durante due decenni. La rete è nota per il suo utilizzo dei kamikaze, che hanno messo a segno gli attentati tra i più devastanti perpetrati in Afghanistan negli ultimi anni.
zabihullah mujahid portavoce dei talebani
Agli Esteri
Il titolare degli Esteri è Amir Khan Muttaqi, uno dei negoziatori dei talebani a Doha, anche lui membro del primo governo del regime.
Alla Difesa
Il nuovo ministro della Difesa è Mohammad Yaqoob, figlio maggiore del mullah Omar. Fino a cinque anni fa non aveva mai voluto ricoprire ruoli di leadership. Poi è partita la scalata che lo ha portato nel 2020 a diventare il capo delle operazioni militari ed è considerato uno dei vice più importanti di Hibatullah Akhundzada, sostenuto dell’Arabia Saudita e dal Pakistan (si è laureato a Karachi).
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