LETTA, STAI SERENO: LE TRATTATIVE TRA UNICREDIT E IL TESORO VANNO PER LE LUNGHE! SE NE RIPARLERÀ MOLTO OLTRE LE ELEZIONI SUPPLETIVE DEL COLLEGIO DI SIENA, DOVE È IN LIZZA IL SEGRETARIO DEM (CHE SI VERGOGNA DEL SIMBOLO DEL SUO PARTITO) – L’OPERAZIONE RISCHIA DI ESSERE UNA BELLA MAZZATA PER LA CITTÀ DEL PALIO: TRA I NODI ANCORA DA SCIOGLIERE CI SONO I 14 MILIARDI DI CREDITI A RISCHIO DETERIORAMENTO (CHE FINIRANNO AD AMCO) E LE FILIALI…
Da “La Stampa”
Le trattative tra Unicredit e il Tesoro sulla vendita di Mps si avviano ai tempi supplementari. Domani scadranno il periodo di esclusiva concesso dal Mef all’istituto di Andrea Orcel e il termine per l’accesso al data room dell’istituto senese.
Ma per analizzare conti, rischi e asset di Rocca Salimbeni e individuare un perimetro selezionato delle attività commerciali del Monte da rilevare servirà altro tempo. Le indiscrezioni parlano di una proroga delle trattative fino a metà ottobre, in modo da scavallare le elezioni suppletive a Siena, incluso l’eventuale ballottaggio, in cui è impegnato il leader dei Dem, Enrico Letta.
Una partita resa insidiosa dai destini del Monte, che rischia di essere inglobato all’interno di Unicredit in un’operazione che potrebbe essere tutt’ altro che indolore per la città e la sua storia. Tra gli elementi oggetto di approfondimento figurano 14 miliardi di euro di crediti in bonis ma a rischio di deterioramento, che potrebbero finire, assieme a 4 miliardi di Npl, ad Amco.
L’interesse di Unicredit, secondo quanto sembra emergere dai dati analizzati e dalle richieste pervenute a Mps, si concentra sulle filiali del Nord e del Centro Italia, con l’esclusione di Puglia e Sicilia (destinate a confluire in Mcc), e su Widiba, la banca on line. Non interessano a Orcel – che non gradisce sovrapposizioni – Consorzio Operativo, che gestisce le attività informatiche, Mps Capital Services, Mps Leasing e Factoring e Monte Paschi Fiduciaria.
Mentre per la direzione generale di Siena si ipotizza un ridimensionamento, magari a direzione regionale. I desiderata di Orcel dovranno confrontarsi con quelli del Tesoro che, per bocca del ministro Daniele Franco, ha escluso uno smembramento della banca e ha assicurato «la massima attenzione alla tutela dei dipendenti, dell’economia senese e toscana e del marchio della banca più antica del mondo».
IL SIMBOLO DELLA LISTA DI ENRICO LETTA PER LE SUPPLETIVE DI SIENA
La proroga delle trattative potrebbe portare anche a uno slittamento dell’audizione di Orcel davanti alla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, per il cui svolgimento si era ipotizzata la data del 14 settembre
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